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Fondo da 170 milioni: la Costa d’Avorio accelera sulla trasformazione digitale

di: Tommaso Meo | 14 Luglio 2025

La Costa d’Avorio accelera sul digitale con l’istituzione del Fondo ivoriano per l’innovazione tecnologica (F2it), dotato di 100 miliardi di franchi Cfa (170 milioni di euro). L’annuncio è stato dato dal ministro della Transizione digitale e della Digitalizzazione, Ibrahim Kalil Konate, durante il primo Ivoire Tech Forum, evento che ha riunito circa 1.500 partecipanti ad Abidjan sotto il tema “Tecnologie digitali per tutti: in che modo le nuove tecnologie stanno trasformando la nostra vita quotidiana?”.

Il fondo sarà destinato a sostenere il finanziamento delle startup e strutturare le loro attività. “Lavoreremo affinché queste risorse siano efficacemente mobilitate entro i prossimi sei mesi”, ha assicurato il ministro Konate, sottolineando come l’obiettivo sia rendere “il partenariato pubblico-privato il più dinamico possibile per trasformare, connettere, potenziare e migliorare le performance economiche del nostro Paese”.

Una strategia nazionale da 3,3 miliardi di dollari

Il lancio del fondo si inserisce nel quadro della Strategia Nazionale di Sviluppo Digitale 2021-2025, un piano che prevede 32 riforme e investimenti per 3,3 miliardi di dollari. L’obiettivo è integrare le tecnologie digitali in tutti i settori dell’economia e della società, con particolare attenzione all’espansione della copertura 4G e al rafforzamento della governance digitale.

Le ambizioni sono alte: secondo le stime del ministro Konate, la trasformazione digitale dell’economia porterà a un incremento del PIL ivoriano da 6 a 7 punti percentuali e genererà tra 3 e 6 miliardi di dollari. La Banca Mondiale si mostra ancora più ottimista: secondo le sue proiezioni, se pubblico e privato continueranno a investire nei pilastri chiave della strategia, l’economia digitale potrebbe apportare oltre 5,5 miliardi di dollari entro il 2025 e più di 20 miliardi entro il 2050.

Puntare sulla produzione locale di tecnologia

“Non possiamo essere però solo consumatori delle nuove tecnologie, ma dobbiamo essere dei creatori”, ha dichiarato a maggio Stephane Kounandi Coulibaly, direttore dell’Innovazione del ministero, durante Codeway, la piattaforma italiana per investimenti privati nella cooperazione allo sviluppo.

Tra gli obiettivi della strategia nazionale figurano lo sviluppo di un’industria per soluzioni locali, la creazione di un hub per l’intelligenza artificiale e la realizzazione di una piattaforma dedicata alle startup. Il programma Racine (“radice”) si concentra invece sul capacity building per donne e giovani, riconoscendo l’importanza della formazione delle risorse umane nella trasformazione digitale.

Partnership strategiche per l’intelligenza artificiale

A questo proposito, a maggio, durante la prima conferenza nazionale sull’intelligenza artificiale, il ministero ha siglato tre partnership strategiche. L’accordo con il Centro di eccellenza digitale e tecnologica (Ceditech) permetterà di elaborare programmi di formazione innovativi adeguati alle esigenze locali. La collaborazione con Amini Corp, startup keniota specializzata in tecnologie climatiche, contribuirà alla sovranità digitale e all’innovazione locale nel settore ambientale. Infine, l’accordo con il Tony Blair Institute for Global Change consentirà di formare i funzionari pubblici ivoriani sull’intelligenza artificiale e le sue applicazioni.

Infrastrutture: colmare il divario digitale

Sul fronte infrastrutturale, il governo ivoriano sta lavorando per espandere la rete di fibra ottica e ridurre il gap tra aree rurali e centri urbani. Sono già stati installati 30.240 chilometri di cavi secondo i dati più recenti, ma resta ancora molto da fare per colmare il divario digitale che caratterizza l’intera regione dell’Africa occidentale.

A marzo 2024, è stato lanciato il Progetto di Appoggio al Rafforzamento dell’Amministrazione Elettronica (PARAE), sostenuto da un investimento di 80 milioni di dollari della Banca Africana di Sviluppo (AfDB). L’obiettivo è ambizioso: una pubblica amministrazione completamente digitalizzata entro il 2030, con servizi pubblici digitalizzati, migliore interoperabilità tra i sistemi governativi e cybersecurity rafforzata.

Collaborazioni internazionali e investimenti strategici

La trasformazione digitale ivoriana si arricchisce inoltre di importanti partnership internazionali. A Marcory-Anoumabo è in costruzione il più grande centro dati certificato Tier-III dell’Africa occidentale, dal valore di 60 milioni di dollari, sostenuto dagli Stati Uniti e dal consorzio Cybastion. Questa infrastruttura ospiterà dati e sistemi dello Stato e dell’intera amministrazione pubblica.

La Costa d’Avorio è anche protagonista della “Digital Flagship for Africa”, iniziativa sviluppata dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (Undp) e dalla cooperazione italiana (all’interno del Piano Mattei per l’Africa) che coinvolge anche Ghana, Mozambico e Senegal. Il progetto mira a migliorare la connettività, sviluppare sistemi digitali pubblici e catalizzare ecosistemi innovativi in settori chiave come agricoltura, salute, clima ed e-commerce.

Le sfide da superare

Nonostante gli sforzi, rimangono ostacoli significativi. La mancanza di competenze digitali, tanto nella pubblica amministrazione quanto nel settore privato, rappresenta un freno importante. I costi elevati delle soluzioni tecnologiche e le infrastrutture ancora insufficienti completano il quadro delle criticità da affrontare.

Tuttavia, la strada intrapresa mostra segnali incoraggianti. Il governo ha dimostrato capacità di attrarre investimenti internazionali e di costruire partnership strategiche, elementi fondamentali per accelerare la trasformazione digitale.

La Costa d’Avorio si presenta così come un laboratorio interessante per la trasformazione del digitale da strumento di consumo a motore di crescita economica. Il successo di questa scommessa dipenderà dalla capacità di coordinare investimenti pubblici e privati, formazione delle competenze e sviluppo infrastrutturale, in un equilibrio che richiederà tempo e costanza per dare i frutti sperati.

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