di: Andrea Spinelli Barrile | 30 Giugno 2025
È stato inaugurato in Costa d’Avorio un nuovo complesso industriale per la lavorazione del cacao. Situato nella zona industriale di Akoupé-Zeudji, a ovest di Abidjan, capitale economica del Paese, il nuovo impianto Transcao PK24, con una capacità di lavorazione di 100.000 tonnellate di fave di cacao, è frutto della cooperazione tra la Costa d’Avorio e la Cina ed è stato inaugurato dal vicepresidente ivoriano.
Nel capitale di Transcao Côte d’Ivoire è presente anche il colosso malese GCB Cocoa, quarto produttore mondiale di cacao, che detiene il 25% delle azioni tramite la sua controllata GCB Cocoa Singapore.
Secondo Yves Brahima Koné, direttore del Consiglio caffè-cacao ivoriano – l’organismo di regolamentazione del settore – il nuovo complesso rappresenta “il culmine di un cammino costellato di insidie” e consentirà alla Costa d’Avorio, primo produttore mondiale di cacao, di investire in tutti i segmenti della filiera. La prima pietra del progetto Transcao PK24 era stata posata cinque anni fa: oggi l’impianto, costruito su un’area di 21 ettari, dispone di una capacità iniziale di macinazione pari a 50.000 tonnellate, con possibilità di arrivare fino a 100.000 tonnellate. Comprende un magazzino con una capacità di stoccaggio di 160.000 tonnellate, un centro di formazione sul cacao e il cioccolato e un edificio amministrativo. L’impianto integra quello di San Pedro, nel sud-ovest del Paese, che ha una capacità di lavorazione di 50.000 tonnellate.
Realizzato con un investimento complessivo di 130 miliardi di franchi Cfa (poco meno di 200 milioni di euro), il nuovo complesso industriale dovrebbe generare circa 1.400 posti di lavoro. Koné, citato dai media locali, ha dichiarato che entro due anni l’impianto raggiungerà una capacità installata cumulativa di 210.000 tonnellate, grazie all’ampliamento delle linee di produzione esistenti.
All’inaugurazione è intervenuto anche il ministro ivoriano dell’Agricoltura, Kobenan Kouassi Adjoumani, secondo cui questa nuova unità industriale riflette l’ambizione del Paese di intensificare la trasformazione del cacao in prodotti finiti, non solo alimentari come il cioccolato, ma anche cosmetici a base di cacao, conformi agli standard internazionali. A tal fine, all’interno del complesso è stato istituito un centro di formazione per le professioni del cacao e del cioccolato. “Questo centro si posiziona come un catalizzatore del cambiamento. Formando professionisti competenti, impegnati a promuovere il consumo locale e subregionale, garantiamo un futuro sostenibile all’industria del cacao”, ha dichiarato il ministro.
Attualmente, la Costa d’Avorio lavora circa 750.000 tonnellate di fave di cacao all’anno, pari al 42% della sua produzione nazionale, che si aggira intorno ai 2 milioni di tonnellate. Con una capacità annuale di macinazione pari a 1 milione e 65.000 tonnellate, il Paese è in grado di trasformare il 50% della propria produzione e si conferma come il principale produttore di cacao al mondo, superando anche i Paesi Bassi.
Il sottosettore della lavorazione del cacao in Costa d’Avorio genera attualmente oltre 10.000 posti di lavoro diretti, di cui circa 4.000 fissi, rappresentando così uno dei principali motori dello sviluppo economico e sociale del Paese.
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