di: Valentina Milani | 15 Ottobre 2025
Il governo del Botswana ha reso obbligatoria una nuova norma che impone alle società minerarie di cedere una partecipazione del 24% a investitori locali nei nuovi permessi di concessione, qualora lo Stato scelga di non esercitare il proprio diritto di acquisto. Lo ha annunciato il ministero dei Minerali e dell’Energia in una nota.
La misura, proposta lo scorso anno nell’ambito della riforma della Mines and Minerals Act, è entrata in vigore il 1º ottobre. In precedenza, la legge prevedeva per il governo la possibilità di acquisire una quota del 15% in qualsiasi concessione mineraria, con la possibilità di salire oltre tale soglia nei progetti diamantiferi.
Il Botswana, principale produttore mondiale di diamanti in valore e nuovo polo emergente per l’estrazione del rame, punta con la riforma ad aumentare la partecipazione nazionale alla ricchezza mineraria, incentivare le attività di trasformazione locale e garantire la creazione di fondi per la riabilitazione ambientale dei siti estrattivi.
Durante il dibattito parlamentare sulla modifica della legge, l’ex ministro delle Miniere aveva precisato che gli investitori locali potranno acquistare quote nelle concessioni anche grazie al sostegno dei fondi pensione nazionali.
© Riproduzione riservata



Archivio completo riviste sfogliabili

