di: Domenico Bruno | 10 Dicembre 2025
“Oggi, il Mediterraneo è più che mai un crocevia di tre continenti – Europa, Africa e Asia – e al tempo stesso un laboratorio in cui si intrecciano economia, energia, innovazione e diplomazia. In questo scenario, l’Italia non è spettatrice ma protagonista. Lo dimostrano iniziative come i rapporti con i Balcani, l’Europa centrale e il Mediterraneo allargato; il corridoio Imec in via di definizione; il Piano Mattei, che offre all’Italia un ruolo chiave nei corridoi energetici e logistici tra Europa e Africa. Il mondo guarda al Mediterraneo. E il Mediterraneo guarda ai porti italiani”. E’ questa l’analisi del presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri, nel corso della relazione all’Assemblea, sulle attività, i risultati e le prospettive per il sistema portuale italiano nel periodo 2021-2025.
“Viviamo però – ha ricordato – un tempo di profonde trasformazioni. Il Mediterraneo, la nostra casa comune, e, da sempre ponte tra civiltà, è tornato al centro dell’attenzione mondiale. È oggi percorso da tensioni ma anche da opportunità senza precedenti. È un mare attraversato da rotte globali che stanno cambiando, da nuove ambizioni energetiche, da sfide ambientali, ma anche da progetti di cooperazione e sviluppo. Potremmo dire un mare di opportunità, ma anche un mare di sfide: sicurezza, energia, rotte commerciali, cambiamenti climatici, equilibri geopolitici in continuo movimento”.
Dopo la pandemia, ha detto ancora Giampieri, la regione ha dovuto affrontare fenomeni imprevedibili e gravi, l’instabilità in Medio Oriente e in Africa, la guerra in Ucraina, l’aumento dei costi energetici e la volatilità dei mercati globali. “Eppure, nonostante tutto questo, i porti italiani sono rimasti in piedi, forti e resistenti. Abbiamo continuato a garantire la circolazione delle merci, l’approvvigionamento del Paese, la mobilità delle persone. I porti italiani non si sono mai fermati”.
La navigazione alternativa via Capo di Buona Speranza ha portato cambiamenti temporanei ma significativi, che “abbiamo saputo affrontare, anche rafforzando traffici come lo ShortSea-Shipping, un fiore all’occhiello italiano a livello europeo e internazionale”.
I dati parlano dunque di un sistema solido. Nel 2024 i porti italiani hanno movimentato – ha detto ancora Giampieri – oltre 480 milioni di tonnellate di merci, e il traffico passeggeri ha superato 75 milioni di persone, compreso quello crocieristico che, a sua volta, ha superato 13 milioni e 800 mila passeggeri, raggiungendo una cifra record. Numeri che raccontano di un sistema che non si è fermato, ma che ha saputo adattarsi, innovare, reagire e che, nel primo semestre 2025 rimane con il segno positivo.
© Riproduzione riservata




