di: Enrico Casale | 9 Dicembre 2025
Il governo angolano ha confermato che la raffineria di Lobito entrerà in funzione nel 2027, ribadendo che il progetto è una priorità strategica nazionale per la produzione e la trasformazione di idrocarburi. Lo riporta il sito jornaloguardiao.com.
Durante una conferenza stampa, il ministro delle Risorse Minerali e Petrolio ha sottolineato che l’impianto, sviluppato dalla Sonangol in collaborazione con partner internazionali, rappresenta un elemento chiave per la sicurezza energetica del Paese e per la riduzione della dipendenza dalle importazioni di prodotti raffinati. La raffinazione locale permetterà anche di aumentare le esportazioni di prodotti petroliferi finiti, contribuendo a rafforzare le entrate statali e a creare occupazione.
La raffineria di Lobito, situata lungo la costa atlantica, sarà dotata di tecnologie avanzate in grado di processare diverse tipologie di greggio, con capacità progettuale stimata in milioni di barili annui. Oltre alla raffinazione, il progetto prevede lo sviluppo di un polo chimico integrato, con impianti destinati alla produzione di derivati petrolchimici e carburanti di qualità internazionale.
Secondo la Sonangol, l’avvio dell’impianto nel 2027 segnerà un punto di svolta per il settore energetico angolano, stimolando investimenti privati e pubblici, favorendo la formazione di tecnici specializzati e promuovendo l’industrializzazione delle aree limitrofe al porto di Lobito. Il progetto rientra nel più ampio piano di diversificazione economica e di valorizzazione delle risorse naturali promosso dal governo angolano.
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