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Aif2025: Ould Tah, “Siamo qui per il futuro degli africani”

di: Michele Vollaro | 26 Novembre 2025

“Non siamo qui solo per delle transazioni finanziarie, si tratta di investimenti per la nostra gente, per le nostre economie e per il nostro futuro condiviso”: con questo appello a guardare oltre i semplici rendimenti finanziari, il presidente del gruppo della Banca africana di sviluppo (AfDB), Sidi Ould Tah, ha aperto ufficialmente oggi a Rabat i lavori dell’Africa Investment Forum (Aif), il principale mercato transazionale del continente che per tre giorni trasformerà la capitale marocchina nel centro nevralgico della finanza africana.

Parlando a una folta platea di investitori e decisori politici riunita al Sofitel Jardin des Roses, Ould Tah ha ribadito la missione centrale del forum: “cambiare l’equazione del finanziamento” per lo sviluppo e colmare il divario tra la percezione del rischio e la realtà delle opportunità in Africa.

Un obiettivo condiviso dalla ministra dell’Economia del Marocco, Nadia Fettah Alaoui, che in rappresentanza del Paese ospitante ha accolto delegazioni ministeriali da tutto il continente – tra cui alcune tra le maggiori economie dell’Africa come Nigeria e Angola, oltre a Etiopia, Zambia e Costa d’Avorio.

“Per la sola Africa, il fabbisogno annuale per raggiungere entro il 2030 gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdg) è stimato in 1.300 miliardi di dollari”, ha ricordato la ministra, avvertendo che “di fronte a questa cifra, il finanziamento pubblico non è più sufficiente”.

Fettah ha citato il poeta e presidente senegalese Léopold Sédar Senghor per descrivere la nuova postura del continente: una cultura “del dare e del ricevere”. “Per i nostri Stati, ‘dare’ significa assumersi la responsabilità di preparare il terreno, costruire istituzioni e garantire stabilità macroeconomica”, ha spiegato, sottolineando come il Marocco punti a portare la quota degli investimenti privati a due terzi del totale nazionale entro il 2035.

Dalle dichiarazioni politiche si passa ora ai negoziati. Nelle “boardrooms” a porte chiuse, l’Aif presenta quest’anno un portafoglio di 41 progetti giudicati “investment-ready”, che vede il settore dei trasporti fare la parte del leone con oltre 17 miliardi di dollari, seguito da 15 progetti nel settore energetico con un forte focus sulle rinnovabili. Tra i dossier più caldi sul tavolo dei negoziatori figurano l’espansione dell’aeroporto internazionale di Bishoftu in Etiopia, con l’obiettivo di 110 milioni di passeggeri annui, la tratta zambiana del corridoio ferroviario di Lobito con la partecipazione dell’Africa Finance Corporation (Afc) e iniziative di finanza innovativa come la cartolarizzazione di crediti commerciali presentata dalla Trade & development bank (Tdb). Novità di quest’edizione è anche la forte presenza di investitori del Golfo, con entità come Saudi Exim Bank e Qatar Development Bank pronte a diversificare i propri portafogli in Africa, che partecipano figurando tra gli sponsor dell’evento.

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