spot_img
0,00 EUR

Nessun prodotto nel carrello.

Aif2025: coinvestimenti banche di sviluppo, Cdp al centro

di: Michele Vollaro | 26 Novembre 2025

Ruolo centrale per Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) nel lancio della nuova piattaforma operativa dell’International Development Finance Club (Idfc), la rete che riunisce le 26 principali banche di sviluppo mondiali, con l’obiettivo di uniformare le procedure e accelerare la realizzazione dei progetti infrastrutturali in Africa e nel mondo.

Presentata a Rabat in occasione dell’Africa Investment Forum (Aif) promosso dalla Banca africana di sviluppo (AfDB) in corso fino a venerdì 28 novembre, l’iniziativa punta a concretizzare il co-finanziamento tra i membri, segnando il passaggio ‘dalle intenzioni all’implementazione’ attraverso la condivisione sistematica delle opportunità di investimento.

A tracciare la rotta del nuovo corso è stato Paolo Lombardo, direttore della Cooperazione internazionale allo sviluppo di Cdp, che ha sottolineato la necessità di un cambio di metodo nel lavoro tra istituzioni finanziarie: “Dobbiamo iniziare a progettare congiuntamente le iniziative fin dall’inizio, lavorando sull’ideazione e sull’innovazione degli strumenti”, ha detto Lombardo. Un approccio che richiede di “sporcarsi le mani nella fase di progettazione” invece di attendere passivamente le richieste di finanziamento, come dimostra una partnership recente avviata da Cdp con la Fao per co-disegnare progetti agricoli sostenibili.

Lombardo ha inoltre evidenziato come l’Italia sia ormai un attore centrale in questo processo, sottolineando il valore dello scambio tra partner: “Sedersi allo stesso tavolo non serve solo a condividere idee, ma a imparare gli uni dagli altri e innovare i nostri standard operativi”.

L’intervento si è inserito nel contesto di una tavola rotonda moderata da Giulio Dal Magro, responsabile Finanziamenti allo sviluppo di Cdp, che ha definito l’iniziativa come il passaggio da una fase di dialogo strategico a una di attuazione pratica. “Vogliamo che l’Idfc non sia solo una voce collettiva, ma uno strumento dinamico per condividere il portafoglio dei progetti in fase di sviluppo ed esplorare iniziative congiunte”, ha spiegato Dal Magro aprendo i lavori.

La centralità della fase di ideazione è stata ribadita anche dalla controparte africana. Lebogang Seperepere, direttore esecutivo per la preparazione dei progetti della Banca di sviluppo dell’Africa australe (Dbsa), ha portato l’esempio del piano governativo sudafricano per le energie rinnovabili che ha sbloccato 8.000 MW di potenza, sottolineando come le banche di sviluppo debbano agire da “architetti” dei progetti fin dal principio e non restare “spettatori ai margini”. La standardizzazione delle procedure, ha precisato Seperepere, non è solo formale ma si traduce in efficienza: “Quando otteniamo transazioni strutturate in modo standard, i processi di approvazione del credito diventano molto più rapidi”, riducendo i tempi di attesa per gli investitori privati.

© Riproduzione riservata

Articoli correlati

Innovaton Week Bari

spot_img

I Podcast

spot_img

Rubriche