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Aif 2024: il Made in Africa rafforzerà le catene del valore

di: Andrea Spinelli Barrile | 5 Dicembre 2024

La creazione di un’etichetta “Made in Africa” di alta qualità, sostenuta da standard armonizzati e da una migliore connettività regionale, sarà fondamentale per integrare e rafforzare le catene del valore africane. Lo evidenzia uno studio condotto dalla Confederazione Generale delle Imprese Marocchine (Cgem), realizzato in collaborazione con la Banca Africana di Sviluppo (Afdb) e presentato dal presidente della Commissione Africa del Cgem, Abdou Diop, in occasione dell’African Sme forum tenutosi ieri a Rabat, in Marocco.

L’evento ha riunito delegazioni di piccole e medie imprese provenienti da oltre 20 paesi africani, insieme a partner strategici pubblici e privati, impegnati a promuovere l’integrazione economica del continente.

Lo studio presentato, intitolato “Complementarities between the African Value Chains”, sottolinea il ruolo chiave della cooperazione tra settore pubblico e privato per lo sviluppo delle catene del valore continentali africane. In particolare, lo studio sottolinea l’importanza di creare un contesto favorevole alle imprese attraverso strumenti finanziari mirati, quadri normativi adeguati e una formazione professionale allineata alle esigenze del mercato, oltre a investimenti strategici in infrastrutture e logistica. Secondo Cgem e Afdb, il rafforzamento del commercio intra-africano e la costruzione di ecosistemi per le piccole e medie imprese sono un fattore determinante per il futuro economico del continente. Particolare enfasi è posta sul potenziale dell’Area di libero scambio continentale africana (Afcfta), considerata un’opportunità strategica per incrementare il commercio interno e creare valore aggiunto a livello locale.

Nel documento si analizzano anche i punti di forza dell’Africa, tra cui il capitale umano, la ricchezza di risorse naturali e una crescente volontà politica, identificando settori ad alto potenziale di integrazione come l’automotive, l’agroalimentare, l’elettronica e il tessile. Tuttavia, si sottolinea come il continente abbia tradizionalmente ricoperto un ruolo marginale nelle catene del valore globali, limitandosi spesso all’esportazione di materie prime, con gran parte dei benefici economici destinati spesso al di fuori del continente africano. Per colmare questo divario e valorizzare appieno il suo potenziale, lo studio individua alcune sfide, come l’aumento della produttività, la riduzione dei costi energetici e il miglioramento dell’accesso all’elettricità, ma anche lo sviluppo di una logistica efficiente e di trasporti adeguati, il rafforzamento degli accordi commerciali intra-africani e lo sfruttamento delle opportunità offerte dalla transizione energetica.

L’African Sme forum, proseguendo il dialogo avviato a Casablanca nell’ottobre 2022, si propone come piattaforma per accelerare l’industrializzazione africana e massimizzare i benefici dell’Area di libero scambio attraverso soluzioni innovative e sostenibili.

© Riproduzione riservata

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