di: Giulia Filpi | 21 Agosto 2025
Il Giappone formerà 30.000 esperti di intelligenza artificiale in Africa nei prossimi tre anni. L’annuncio è stato fatto dal Primo ministro Shigeru Ishiba durante l’apertura della Conferenza internazionale di Tokyo sullo sviluppo dell’Africa (Ticad), in corso a Yokohama, come riportato da Kyodo News.
Secondo le anticipazioni, i corsi di intelligenza artificiale e scienza dei dati saranno avviati in collaborazione con Yutaka Matsuo, docente dell’Università di Tokyo ed esperto del settore, e saranno ospitati da decine di istituti di istruzione superiore in Paesi come Kenya e Uganda. L’iniziativa punterà soprattutto a rafforzare le competenze nei comparti manifatturiero, agricolo e logistico.
Oltre a questo programma, Ishiba ha promesso la formazione di 300.000 persone in Africa nei prossimi tre anni, tra cui 35.000 in ambito sanitario. “Lancerò un’iniziativa per la creazione di una zona economica India-Africa che contribuirà all’integrazione regionale e allo sviluppo industriale del continente”, ha aggiunto il Premier, senza entrare nei dettagli. Secondo fonti governative, le imprese giapponesi già presenti in India e Medio Oriente parteciperanno al progetto per potenziare scambi e investimenti in Africa.
Il Ticad, che dal 1993 riunisce rappresentanti di una cinquantina di Paesi africani, si concentra quest’anno su pace e stabilità, affari economici e questioni sociali, dalla sanità al cambiamento climatico. La conferenza si chiuderà venerdì con la pubblicazione della “Dichiarazione di Yokohama”.
La crescente attenzione di Tokyo verso l’Africa riflette una più ampia dinamica economica. Come ricordato da Business Insider Africa, la fine della lunga fase deflattiva ha riacceso l’appetito per il rischio delle aziende nipponiche, con un crescente interesse verso i mercati africani. Alcune imprese, come Isuzu Motors South Africa, stanno già aumentando la produzione locale, mirando a rafforzare le catene di fornitura automobilistiche interne al continente.
Sul fronte ambientale, il governo giapponese ha annunciato la mobilitazione di 1,5 miliardi di dollari per investimenti d’impatto mirati alla riduzione delle emissioni e alla crescita sostenibile. In parallelo, la Japan International Cooperation Agency (Jica) ha avviato un programma di “gemellaggi” tra città giapponesi e Paesi africani: Nagai con la Tanzania, Kisarazu con la Nigeria, Sanjo con il Ghana e Imabari con il Mozambico. L’obiettivo è rafforzare i legami locali e allo stesso tempo contribuire alla rivitalizzazione di città giapponesi colpite dall’invecchiamento demografico.
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