di: Redazione | 23 Gennaio 2015
AFRICA – Voci africane si uniscono al coro del Forum economico di Davos, l’appuntamento di spicco dei dirigenti aziendali, politici e altri personaggi influenti apertosi ieri nella località elvetica.
Il presidente sudafricano, Jacob Zuma, intende farvi la “promozione dei successi” del suo National Development Plan e cercare partenariati per le sfide ancora aperte.
Il guineano Alpha Condé, reduce della crisi legata al virus ebola non ancora conclusa, cercherà di convincere i grandi del pianeta che serve una risposta costante e sostenibile per le crisi sanitarie che possono diventare minacce planetarie. Dal presidente Condé giungerà un appello per una ripresa degli investimenti in Guinea in modo da rimettere il paese sui binari della crescita.
A Davos è giunto anche il presidente maliano Ibrahim Boubabcar Keita, che parteciperà attivamente alle sessioni sulla sicurezza. Insieme alla sua delegazione, secondo fonti maliane, Keita dovrebbe firmare almeno una decina di accordi economici, prima di recarsi poi in Germania allo scopo di rafforzare la cooperazione.
Per la Tunisia, che ha appena concluso la sua transizione democratica, sarà presente l’attuale primo ministro Mehdi Jooma.
Per questa 45° edizione del Forum economico mondiale sono attesi 2500 partecipanti, circa 300 tra presidenti e ministri, 1500 operatori economici, ma anche alcuni Premi Nobel ed esponenti della società civile.
Per approfondire:




Africa e Affari, ago/sett 2021 - Il nodo delle infrastrutture (copia digitale)
AA anno 9, numero 1 - gennaio 2021: Africa 2021 (copia digitale)
Africa e Affari, novembre 2022 - Energia, la via africana (copia digitale)
Africa e Affari, gennaio 2014 - La Stella nera (copia digitale)
Africa e Affari, gennaio 2025 - Una bussola per il 2025 (copia cartacea)
Africa e Affari, marzo 2022 - Terre rare e preziose (copia digitale)
Africa e Affari, gennaio 2022 - Un anno di consolidamento (copia digitale)

