di: Valentina Milani | 1 Agosto 2025
Il settore del trasporto aereo in Africa è destinato a raddoppiare entro il 2044, con una crescita media annua stimata al 4,1%, secondo le più recenti proiezioni rese note in una nota dall’Associazione internazionale del trasporto aereo (Iata). “Il settore contribuisce per 75 miliardi di dollari al Pil africano e sostiene 8,1 milioni di posti di lavoro”, ha dichiarato Somas Appavou, direttore regionale per le relazioni esterne di Iata per l’Africa, evidenziando il potenziale del comparto.
Tuttavia, l’Iata segnala numerosi ostacoli strutturali che ne limitano lo sviluppo: un carico fiscale elevato, scarso accesso ai finanziamenti e frammentazione del mercato sono tra le principali criticità. Le tasse e i diritti aeroportuali risultano in media superiori del 15% rispetto al resto del mondo, penalizzando la competitività del settore. L’associazione esorta quindi i governi africani a considerare l’aviazione come leva strategica per l’occupazione, il commercio e il turismo, promuovendo politiche di sostegno strutturale, riduzione delle tasse e rafforzamento della sicurezza aerea.
Un nodo particolarmente critico resta quello dei fondi bloccati: secondo l’Iata, a maggio risultavano immobilizzati circa 1 miliardo di dollari di ricavi generati dalle compagnie aeree, pari al 73% del totale globale. Questo fenomeno sta già spingendo alcune compagnie a ridurre le frequenze o sospendere rotte, con ricadute negative sulla connettività internazionale del continente.
Tra le iniziative per favorire l’integrazione e la liberalizzazione del settore, Iata cita il Mercato unico africano del trasporto aereo (Mutaa), lanciato dall’Unione africana nel 2018, che punta ad agevolare la circolazione di aerei, merci e passeggeri tra i Paesi aderenti, contribuendo a rendere il cielo africano più accessibile e competitivo.
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Africa e Affari, maggio 2025 - La Cooperazione oltre Usaid (copia cartacea)

