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Africa: rapporto sottolinea importanza gasdotto Marocco Nigeria

di: Enrico Casale | 9 Dicembre 2025

Il progetto del gasdotto Marocco‑Nigeria è importante per la Mauritania e per l’intera regione dell’Africa occidentale. A sostenerlo è un recente rapporto del sito canadese Geopolitics Monitor, secondo il quale il progetto rafforzerà la presenza del Marocco nel mercato energetico regionale e trasformerà la posizione geografica della Mauritania da “periferica” a ponte strategico tra Sahel e Maghreb.

Il gasdotto, lanciato come iniziativa congiunta tra Rabat e Abuja nel dicembre 2016, si estende per 5.600 chilometri lungo la costa occidentale africana e si collega al gasdotto Maghreb‑Europa. Il rapporto individua tre obiettivi principali: sfruttare le vaste riserve di gas della Nigeria, garantire forniture stabili ai Paesi dell’Africa occidentale per soddisfare la crescente domanda di elettricità e industria, e creare una nuova rotta di esportazione verso l’Europa, alternativa agli idrocarburi russi.

Secondo il rapporto, le prime fasi del progetto puntano al consumo regionale, dove la domanda è forte e costante, offrendo una base finanziaria più affidabile rispetto alla dipendenza esclusiva dai mercati europei. La Mauritania, che ha aderito al progetto con memorandum d’intesa firmati dal 2022, acquisisce così un ruolo centrale grazie alla sua posizione logistica e geopolitica lungo la costa, diventando nodo chiave tra Marocco, Sahel ed Europa.

L’analista economico Amin Sami ha spiegato al sito del quotidiano al‑Alam che il progetto trasforma il Marocco in una piattaforma strategica dell’energia atlantica, permettendo alla Mauritania di ottenere vantaggi concreti senza grandi investimenti. La sua partecipazione apre nuovi canali diplomatici, aumenta l’influenza nei forum regionali come l’Ecowas (Cedeao) e riduce la dipendenza dai partner tradizionali, come il Senegal.

Sami ha aggiunto che i Paesi che si allineano al Marocco attraverso il gasdotto ridefiniscono il loro modello energetico e di sviluppo, ottenendo sbocchi aggiuntivi per le esportazioni e maggiore influenza nei negoziati. Inoltre, il progetto potrà integrarsi in futuro con iniziative di idrogeno verde e gas a basse emissioni di carbonio, aprendo opportunità per nuovi posti di lavoro e industrie verdi in tutta l’Africa occidentale.

© Riproduzione riservata

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