spot_img

Meloni all’Onu, Italia e Africa partner e complementari

di: Celine Camoin | 25 Settembre 2025

“Serve un nuovo modello di cooperazione tra le Nazioni. Ma costruirlo richiede umiltà, consapevolezza, e fiducia nell’interlocutore che si ha di fronte. L’Italia sta cercando di fare la sua parte anche in questo, con il suo Piano Mattei per l’Africa”: è uno dei passaggi del discorso della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, all’80ª Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Come ha ricordato la leader italiana, negli ultimi tre anni “abbiamo lanciato il nostro Piano di cooperazione con l’Africa ed esteso il suo raggio d’azione a quattordici Nazioni. Abbiamo costruito collaborazioni con le Nazioni Unite, l’Unione Europea e il suo Global Gateway, il G7, l’Unione Africana e la Banca Africana di Sviluppo, le Istituzioni finanziarie internazionali, molti partner bilaterali, penso agli Emirati Arabi Uniti, che ci tengo a ringraziare”.

Insistendo sulla complementarietà, Meloni ha ricordato che l’Italia ha co-organizzato con l’Etiopia il Terzo Vertice delle Nazioni Unite sui Sistemi Alimentari, che è parte attiva dell’imponente progetto infrastrutturale del Corridoio di Lobito tra Angola e Zambia. Ha poi citato un progetto in Algeria, “dove recupereremo oltre 36 mila ettari di deserto per metterli a coltura, generando benefici per oltre 600 mila persone”. Ha citato l’apertura dell’Ai Hub for Sustainable Development, che coinvolgerà centinaia di start-up africane sullo sviluppo dell’intelligenza artificiale, e  l’estensione all’Africa orientale del Blue Raman Cable, per collegare l’India alle economie europee, passando per il Medio Oriente e il Mediterraneo.

“Noi, a differenza di altri attori, non abbiamo secondi fini in Africa. Non ci interessa sfruttare il Continente africano per le ricchissime materie prime che possiede. Ci interessa, invece, che l’Africa prosperi processando le sue risorse, dando lavoro, e una prospettiva, alle sue energie migliori, potendo contare su governi stabili, su società dinamiche, e sicure”, ha assicurato.

Toccando l’argomento del debito, la presidente del Consiglio ha dichiarato che L’Italia prevede di convertire, nei prossimi 10 anni, l’intero ammontare del debito per le Nazioni economicamente meno sviluppate, secondo i criteri della Banca Mondiale, e di abbattere del 50% quello delle Nazioni a reddito medio-basso. L’intera operazione, nei 10 anni, permetterà di convertire in progetti di sviluppo, da attuare in loco, oltre 235 milioni di euro di debito. “È un’iniziativa alla quale il Governo italiano – nell’anno del Giubileo – tiene particolarmente, e che ci auguriamo possa essere da esempio anche per altre Nazioni, perché è una questione non solo economica ma di giustizia, di dignità, di futuro”.

© Riproduzione riservata

Articoli correlati

Innovaton Week Bari

spot_img

I Podcast

spot_img

Rubriche