Africa: l'Italia e il Mediterraneo, un rapporto della Farnesina sui contenuti dell'impegno italiano
Redazione
di: Redazione | 28 Novembre 2017
La strategia italiana nel Mediterraneo, stabilizzare le crisi e costruire un’agenda positiva per la regione: è questo il titolo del rapporto elaborato dal Ministero degli Affari Esteri in occasione di Rome Med 2017, la conferenza internazionale che si svolgerà a fine mese a Roma e che vedrà la presenza di numerosi ministri degli Esteri della regione mediterranea e non solo.
Il Mediterraneo è oggi una regione più frammentata e – al tempo stesso – più interconnessa. Da un lato, centro di crisi virulente e scontro settario; dall’altro, piattaforma globale di connettività economica, energetica e infrastrutturale tra Europa, Africa e Asia.
“L’Italia – sottolinea il ministro degli Esteri, Angelino Alfano – conosce meglio di chiunque il linguaggio del Mediterraneo e propone un ‘dizionario’ per decifrarne le possibilità e le sfide”. Le linee di orientamento dell’approccio integrato alla regione vengono sintetizzate nel Rapporto elaborato dalla Farnesina con dieci parole chiave: Impegno, Responsabilità, Inclusività, Opportunità, Co-sviluppo, Partenariato, Cultura, Diritti, Resilienza, Ordine. Il Rapporto presenta inoltre i contenuti delle attività e delle politiche che l’Italia sta portando avanti in una pluralità di settori: Sicurezza, Migrazioni, Economia, Energia, Cultura e Scienza, Cooperazione. L’obiettivo è quello di affrontare al meglio le sfide che abbiamo di fronte (a cominciare da Libia, Siria, flussi migratori, lotta a Daesh) e di costruire un’agenda positiva per la regione. Il Rapporto è arricchito di grafici e tabelle che sintetizzano la dimensione di primo piano dell’impegno italiano nel Mediterraneo.
“I Med Dialogues – ha osservato il Ministro Alfano – sono un importante punto di incontro per ideare e progettare insieme, con tutti i paesi del Mediterraneo e con i nostri più importanti partner globali, il ponte che ci deve avvicinare e insegnare a parlare meglio la straordinaria ‘lingua’ del Mediterraneo con un approccio condiviso e inclusivo”.
Il rapporto integrale è consultabile cliccando qui.
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