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La fine della Françafrique passa anche dal commercio

di: Andrea Spinelli Barrile | 29 Maggio 2025

Nel 2024, il valore delle spedizioni francesi di prodotti agricoli, agroalimentari, del legno e del biodiesel verso l’Africa è stato di 5,1 miliardi di euro: lo rivela l’Istituto nazionale francese per i prodotti agricoli e ittici (France Agrimer) in un rapporto pubblicato la settimana scorsa sulle performance delle esportazioni dei settori agricolo e agroalimentare francesi.

Tale importo rappresenta un calo del 2%, pari a 100 milioni di euro (113,8 milioni di dollari) rispetto al 2023, quando la Francia aveva esportato verso l’Africa beni per un valore di 5,2 miliardi di euro. Sebbene il valore complessivo delle importazioni africane sia rimasto sostanzialmente stabile, si registrano tuttavia forti disparità regionali. In Africa subsahariana, le esportazioni francesi sono diminuite del 3,4% nel 2024, attestandosi a 2,75 miliardi di euro. Questo dato è attribuibile principalmente al forte calo degli acquisti di grano (-16%), storicamente una delle principali voci dell’export francese nella regione. La tendenza si inserisce in un contesto di crescente concorrenza nel mercato dei cereali, con l’ascesa di nuovi fornitori come Russia e Turchia in alcuni Paesi dell’Africa occidentale.

Tra i Paesi della regione, la Costa d’Avorio si distingue come principale cliente, con importazioni pari a 444 milioni di euro (+3% rispetto al 2023), trainate dall’aumento degli acquisti di tabacco e grano. Seguono Sudafrica, Senegal e Camerun, con importazioni rispettivamente di 338 milioni, 282 milioni e 206 milioni di euro. Questa classifica è simile a quella del 2023, ma con un lieve calo degli acquisti da parte di questi tre Paesi. Complessivamente, l’Africa subsahariana ha assorbito il 53,9% del valore complessivo delle esportazioni francesi verso il continente, affermandosi come principale area di destinazione.

In controtendenza rispetto al calo registrato nell’Africa subsahariana, il mercato nordafricano ha mostrato una certa stabilità. Nel 2024, le esportazioni francesi hanno raggiunto un totale di 2,36 miliardi di euro (incluso l’Egitto, che France Agrimer classifica tuttavia come Medio Oriente), lo stesso valore del 2023. Il grano si conferma il pilastro di questo commercio, rappresentando oltre un terzo delle importazioni dell’area.

Il Marocco, principale cliente in Nordafrica, ha consolidato la propria posizione con acquisti pari a 1,01 miliardi di euro. L’Algeria, secondo importatore di prodotti francesi nella regione, ha invece registrato un leggero calo, con importazioni scese a 810 milioni di euro. Secondo France Agrimer, le tensioni diplomatiche tra Francia e Algeria hanno inciso negativamente sull’interscambio: si segnala, ad esempio, un calo del 33% del volume e del valore delle importazioni algerine di prodotti lattiero-caseari francesi, con Algeri che ha iniziato a privilegiare altri fornitori come Polonia e Belgio.

In Africa, il mercato resta strategico per alcuni settori dell’export francese, ma la concorrenza si fa sempre più serrata, in particolare per i prodotti di base – come il grano – sia nell’Africa subsahariana che in quella settentrionale.

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