di: Michele Vollaro | 23 Agosto 2024
L’Africa è pronta a diventare un attore chiave nella produzione globale di idrogeno verde, grazie a una serie di progetti regionali che potrebbero trasformare il continente in un hub internazionale per questa fonte di energia pulita. Secondo recenti analisi, i principali progetti in Marocco potrebbero catturare fino al 10% del mercato globale dell’idrogeno verde, mentre anche paesi come Mauritania, Gibuti, Namibia e Sudafrica stanno facendo progressi significativi in questo settore emergente.
La domanda di idrogeno verde è destinata a crescere esponenzialmente, con stime che prevedono una domanda globale vicina a 500 milioni di tonnellate all’anno entro il 2050. L’Africa, con la sua abbondanza di risorse rinnovabili, è in una posizione privilegiata per soddisfare una parte significativa di questa domanda. Un recente rapporto prevede che, se i paesi africani riusciranno a conquistare il 15% del commercio globale di idrogeno, il continente potrebbe vedere un aumento delle esportazioni da un milione di tonnellate all’anno nel 2030 a 11 milioni di tonnellate entro il 2050.
Questo potenziale di crescita potrebbe attrarre investimenti cumulativi fino a 400 miliardi di dollari, incrementare i ricavi delle esportazioni di 15 miliardi di dollari entro il 2050 e generare 13 milioni di posti di lavoro.
Nonostante il potenziale, la realizzazione di questo scenario non sarà semplice. Le sfide principali includono la necessità di infrastrutture adeguate per il trasporto e lo stoccaggio dell’idrogeno, considerato che il trasporto a lungo raggio e la conservazione dell’idrogeno verde sono ancora problematici a causa della sua natura altamente infiammabile.
Un’altra sfida cruciale riguarda la competizione globale per gli investimenti. L’Africa dovrà competere con mercati sviluppati come Stati Uniti, Australia e Spagna, che offrono minori rischi politici e sussidi per attrarre capitali.
Tuttavia, l’Africa potrebbe trasformare queste sfide in opportunità, sfruttando la sua abbondanza di risorse rinnovabili per attrarre investimenti e creare posti di lavoro locali. Inoltre, le nazioni africane stanno sviluppando strategie nazionali per l’idrogeno e firmando memorandum d’intesa con partner internazionali per stabilizzare e promuovere progetti di idrogeno verde.
Per sfruttare appieno queste opportunità, i governi africani devono adottare un approccio bilanciato e a lungo termine, accettando che la ricerca dei massimi rendimenti a breve termine potrebbe spingere i progetti verso altre regioni. Adottando strategie pragmatiche, l’Africa potrebbe diventare un attore globale nel settore dell’idrogeno verde, contribuendo in modo significativo alla transizione energetica globale.
L’idrogeno verde in Africa ha il potenziale per diventare un’industria fondamentale, non solo per il continente, ma anche per il futuro sostenibile del mondo.
© Riproduzione riservata



Africa e Affari, novembre 2023 - Zone economiche speciali (copia digitale)
Africa e Affari, ago/sett 2013 - Agribusiness (copia digitale)
Africa e Affari, dicembre 2023 - Il Piano Mattei per l'Africa (copia digitale)
Africa e Affari, marzo 2023 - Mobile economy (copia cartacea)
Africa e Affari, gennaio 2014 - La Stella nera (copia digitale)
Africa e Affari, ottobre 2014 - Energia per crescere (copia digitale)
Africa e Affari, aprile 2023 - Kenya e Italia più vicine (copia digitale)
Africa e Affari, maggio 2014 - Europa svegliati! (copia digitale)
Africa e Affari, marzo 2020 - Nelle sabbie mobili del Sahel (copia digitale)
Africa e Affari, marzo 2014 - Classe media (copia digitale)
Africa e Affari, aprile 2015 - Sistema Paese (copia digitale)
Africa e Affari, febbraio 2020 - Africa connessa (copia digitale)
Africa e Affari, aprile 2013 - Boom avicoltura (copia digitale)
Africa e Affari, febbraio 2014 - Italia africana (copia digitale)
Africa e Affari, dicembre 2013 - Uganda, la perla dell'Africa (copia digitale)
Africa e Affari, ottobre 2013 - Africa turca (copia digitale)

