di: Valentina Milani | 30 Luglio 2025
Trattare i prestiti garantiti da risorse naturali come “un’opzione di ultima istanza”, rafforzare la trasparenza, attuare riforme istituzionali e creare comunità di pratica nazionali: sono queste alcune delle raccomandazioni emerse dal seminario di alto livello conclusosi la scorsa settimana a Tokeh, in Sierra Leone, promosso dalla Banca africana di sviluppo (AfDB) insieme al governo sierraleonese. L’obiettivo: contrastare i flussi finanziari illeciti, che ogni anno sottraggono all’Africa circa 90 miliardi di dollari.
All’incontro, durato quattro giorni, hanno partecipato oltre 70 rappresentanti di governi, società civile, settore privato e organizzazioni internazionali, riuniti sotto il tema “Valorizzare la ricchezza dell’Africa: ridurre i flussi finanziari illeciti per una crescita resiliente e uno sviluppo inclusivo”. “Questa iniziativa può aiutarci a migliorare le entrate derivanti dalle risorse naturali, bloccando le perdite legate al commercio illegale e rafforzando la gestione dei prestiti garantiti dalle risorse”, ha dichiarato il ministro delle Finanze sierraleonese Sheku Ahmed Fantamadi Bangura.
Come specifica l’AfDB in una nota, le sessioni hanno incluso l’analisi dei risultati del Country Diagnostic Report sulla Sierra Leone, focalizzato sul commercio illegale di risorse e sulle carenze istituzionali. L’esperto internazionale Bernd Schlenter, del Rand Sandton Consulting Group, ha presentato dati e raccomandazioni sui modelli dei flussi finanziari illeciti. Halima Hashi, responsabile AfDB per la Sierra Leone, ha sottolineato che l’iniziativa si inserisce nella Strategia decennale 2024-2033 della Banca e nel Piano d’azione per la gestione e gli investimenti nelle risorse naturali 2025-2029.
Il seminario rientra nel progetto Governance of Natural Resources for Transformation (Gonat), finanziato dal Transitional Support Facility dell’AfDB, che si articola su tre assi: analisi delle politiche, rafforzamento delle capacità e dialogo politico ad alto livello.
“La gestione trasparente ed equa delle risorse naturali non è solo una questione tecnica, ma una priorità strategica per il futuro del continente”, ha dichiarato Eric Ogunleye, direttore dell’African Development Institute dell’AfDB.
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