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Africa: allarme frodi su asset digitali e virtuali

di: Celine Camoin | 15 Luglio 2025

L’aumento dei casi di frode che coinvolgono asset digitali e virtuali in Nigeria starebbe minando la fiducia degli investitori e minacciando l’integrità del mercato dei capitali nigeriano. Il caso nigeriano non è isolato sul continente africano. È questo l’allarme lanciato dal direttore generale della Securities and exchange commission (Sec), Emomotimi Agama, intervenuto a un evento celebrativo organizzato dall’Unione africana in occasione della Giornata mondiale contro la corruzione.

La corruzione continua a rappresentare un ostacolo importante allo sviluppo economico in tutta l’Africa e l’emergere di schemi fraudolenti nello spazio digitale sta aggravando il problema: “Oggi, con l’innovazione digitale che trasforma i sistemi finanziari, ci troviamo ad affrontare nuove sfide, in particolare l’aumento delle frodi sugli asset virtuali e delle sofisticate truffe sugli investimenti che sfruttano ignari investitori. Queste minacce minano l’integrità del mercato, erodono la fiducia e distolgono risorse destinate allo sviluppo sostenibile” ha detto Agama, spiegando che la Sec sta adottando nuove misure per rafforzare la tutela degli investitori attraverso riforme normative e istruzione pubblica.

Secondo Agama, l’Investment and Securities act promulgato dalla presidenza nigeriana quest’anno contiene disposizioni importanti proprio per regolamentare asset virtuali quali criptovalute, token digitali e altri asset basati su blockchain: “La Sec, in qualità di ente regolatore in prima linea, resta impegnata a rafforzare la formazione degli investitori sul riconoscimento e la prevenzione da schemi fraudolenti, a potenziare i quadri normativi per tenere il passo con l’evoluzione dei rischi negli asset virtuali e negli investimenti digitali e a promuovere la collaborazione transfrontaliera per combattere la corruzione e i flussi finanziari illeciti”. Tutti i fornitori di servizi di asset virtuali, inclusi exchange, depositari e broker, sono ora tenuti a ottenere l’approvazione della Sec e a soddisfare rigorosi standard in materia di capitale, governance e sicurezza informatica.

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