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Codeway: per diventare creatori di tecnologie in Costa d’Avorio

di: Celine Camoin | 14 Maggio 2025

Da uno dei Paesi più dinamici dal punto di vista economico e della digitalizzazione, l’ivoriano Stephane Kounandi Coulibaly, direttore Innovazione del ministero della Transizione Digitale della Costa d’Avorio, sottolinea che in questa epoca cruciale “non possiamo essere solo consumatori delle nuove tecnologie, ma dobbiamo essere dei creatori”. Lo ha affermato durante il panel sull’Iniziativa Faro sul Digitale, nel giorno di apertura della fiera Codeway, mercoledì.

In quest’ottica, l’Italia può essere un partner fondamentale, considerando anche il legame già esistente tra Italia e Costa d’Avorio. “Il fattore umano è importante nei partenariati, e le nostre collaborazioni si basano su rispetto reciproco e buone relazioni”, ha evidenziato Coulibaly.

Esistono già collaborazioni tra startup ivoriane e imprese italiane (tra cui Leonardo), e sono numerose le iniziative di sviluppo che possono coinvolgere il settore privato. “Siamo aperti al business, vogliamo expertise, formazione. Abbiamo un piano nazionale per l’intelligenza artificiale e uno per la digitalizzazione, in particolare della nostra amministrazione”, ha dichiarato il direttore, citando il programma Racine (“radice”), che mira a sviluppare il capacity building per donne e giovani. Tra gli obiettivi della strategia nazionale: lo sviluppo di un’industria per soluzioni locali, la creazione di un hub per l’intelligenza artificiale e la realizzazione di una piattaforma dedicata alle startup.

Dal 9 all’11 luglio si terrà la prima edizione dell’Ivoire Tech Forum, una piattaforma internazionale per la strategia della trasformazione digitale, con l’obiettivo di connettere le startup digitali ivoriane e africane al resto del mondo.

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