di: Andrea Spinelli Barrile | 24 Dicembre 2025
Kinshasa, una megalopoli africana da 20 milioni di abitanti capitale della Repubblica democratica del Congo (Rdc) vuole ingrandirsi ulteriormente.
La capitale congolese infatti occupa attualmente solo circa il 40% della sua superficie ufficialmente designata e gran parte della città non è ancora sviluppata: in questo contesto, il presidente congolese Félix Tshisekedi ha lanciato il progetto “Kinshasa kia mona” nel distretto di Maluku, ai piedi degli altipiani di Bateke, a oltre 60 km dal centro città. Secondo Rfi, con un valore stimato di oltre 50 miliardi di dollari, questo progetto per Kinshasa ha l’obiettivo di creare una moderna città industriale con infrastrutture sociali in grado di rendere autosufficiente l’area metropolitana. La futura città si estenderà su oltre 40.000 ettari, messi a disposizione dallo Stato congolese, e potrebbe ospitare altri cinque milioni di abitanti.
Il modello di finanziamento per questa grande ambizione urbana è destinato a essere diversificato: partenariati pubblico-privato (Ppp), prestiti occasionali, finanziamenti bancari, interventi delle banche di sviluppo, modelli Bot (Build-operate-transfer), garanzie fondiarie, raccolta fondi e sussidi.
Il cuore del progetto è un polo industriale multisettoriale, strutturato attorno a otto parchi specializzati, che spaziano dall’alta tecnologia alle industrie di trasformazione, passando per i prodotti farmaceutici e l’economia circolare: saranno create 1.200 fabbriche in cinque anni e circa 225.000 posti di lavoro diretti, di cui 30.000 nel primo anno, a beneficio di giovani qualificati.
Tshisekedi ha posto la prima pietra di una città industriale sino-congolese e di una piattaforma ospedaliera all’avanguardia, che comprende un centro oncologico regionale finanziato con 133 milioni di euro da un consorzio belgo-marocchino, attraverso un prestito della Banca pubblica d’investimento francese, in partnership con una banca tedesca.
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