di: Valentina Milani | 12 Dicembre 2025
Solo il 27% dei soldati sudafricani risulta idoneo al dispiegamento operativo, secondo una verifica recente delle Forze di difesa sudafricane (Sandf) ripresa dai media locali, alimentando nuove preoccupazioni sulla capacità militare del Paese.
La Sandf soffre da anni per sottofinanziamento, carenze di leadership e un sistema logistico considerato in forte deterioramento. Il quadro emerso, secondo l’analista militare Ricardo Teixeira, conferma avvertimenti rimasti inascoltati. Intervistato da Eyewitness News, Teixeira ha affermato che “da molto tempo si avverte che la forza armata è sull’orlo del collasso”, attribuendo la situazione “al sottofinanziamento, alla cattiva leadership e al mancato investimento nel settore”.
L’analista ha aggiunto che la Sandf ha ormai perso buona parte delle proprie capacità logistiche e che il ritmo di reclutamento non è sufficiente a invertire la tendenza. Le rivelazioni arrivano dopo un’altra battuta d’arresto per l’esercito sudafricano: alla fine dello scorso anno i militari dispiegati nell’est della Repubblica Democratica del Congo, nell’ambito della missione della Southern African Development Community, hanno subito perdite e incontrato difficoltà nel mantenere le operazioni, mettendo in luce ulteriori criticità di organico e approvvigionamento.
Nonostante gli appelli per aumentare i finanziamenti, il bilancio della Difesa resta nettamente inferiore a quello delle forze di polizia, senza segnali di un imminente cambio di rotta da parte del tesoro nazionale. Teixeira ha avvertito che nemmeno un raddoppio delle risorse risolverebbe la crisi senza una leadership decisa e un piano strutturato: “Serve una guida che comprenda i problemi e un progetto di lungo periodo”.
Un tempo considerata una delle forze armate più solide del continente africano, la Sandf si trova ora al centro di interrogativi sulla sua capacità di adempiere ai compiti di sicurezza interni e regionali.
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