di: Andrea Spinelli Barrile | 5 Dicembre 2025
Il Ruanda ha ratificato un accordo di cooperazione militare con la Turchia che riguarda la produzione di armi, droni e equipaggiamento militare di tecnologia turca nel Paese africano, un passo considerato da entrambi i partner “decisivo” nella strategia nazionale per costruire un’industria della difesa autosufficiente.
Secondo le autorità ruandesi, citate dall’agenzia stampa africana Apa, l’accordo prevede la costruzione a Kigali di un impianto moderno dedicato all’assemblaggio e al trattamento di armi leggere, droni e altre attrezzature militari di tecnologia turca. Questo accordo consentirà al Ruanda di ridurre progressivamente le importazioni e di accelerare lo sviluppo delle tecnologie di difesa di punta. Non sono stati tuttavia divulgati i dettagli economici dell’accordo né le tempistiche.
Il partenariato Ruanda-Turchia sulle armi arriva in un contesto di impegno attivo del Paese africano in numerose operazioni regionali, sia in modalità aperta come in Mozambico che in modalità coperta come nella Repubblica democratica del Congo. Il Paese africano sta fronteggiando una pressione costante sia sulla modernizzazione delle sue capacità di difesa armata sia, internamente, sulle necessità operative: in tal senso, per Kigali, rafforzare l’autonomia strategica e garantire la propria capacità di reagire rapidamente alle minacce regionali è un elemento fondamentale per la sicurezza nazionale. Inoltre, l’ambizione ruandese di diventare un hub regionale per la produzione di armi rientra in una strategia a lungo termine per arrivare a progettare, produrre e manutenere il proprio equipaggiamento militare e quello dei partner continentali.
La partnership comprende in particolare la creazione di uno stabilimento di assemblaggio di droni a Kigali, l’apertura di linee di coproduzione per armi leggere e attrezzature tattiche e la creazione di un centro di collaudo e controllo qualità supervisionato da esperti turchi.
A gennaio, Ruanda e Turchia avevano già firmato un accordo in cui Kigali rendeva Ankara il suo partner principale nella collaborazione militare.
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