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Mali: miniere, conclusi gli audit con un incasso da record

di: Andrea Spinelli Barrile | 3 Dicembre 2025

Lo Stato maliano ha annunciato la fine delle trattative con le compagnie minerarie che operano nel Paese e il conseguente recupero record di 761 miliardi di franchi Cfa (1,16 miliardi di euro). Lo riportano i media locali.

L’Assemblea nazionale per la rifondazione del Mali aveva raccomandato lo svolgimento di un audit completo del settore aurifero e la Presidenza della repubblica ha annunciato ieri il completamento dei lavori della Commissione incaricata di negoziare e rinegoziare gli accordi minerari. Secondo il rapporto presentato ieri al presidente Assimi Goita dai ministri delle Miniere e delle Finanze, la Commissione ha recuperato 761 miliardi di franchi Cfa, quasi il doppio dell’obiettivo iniziale di 400 miliardi. Il rapporto indica di aver reso tutte le società sottoposte a verifica “conformi al Codice minerario” del 2023: nello specifico, il governo quantifica in 585,7 miliardi di franchi di entrate pubbliche all’anno in più incassati dalle società sottoposte a verifica. Le spese relative alla missione sono stimate in 2,87 miliardi di franchi in tre anni.

Ad oggi, l’oro rappresenta oltre l’80% delle esportazioni del Mali. Secondo i dati ufficiali diffusi dalle agenzie internazionali, la produzione industriale ammontava a circa 66,5-67,7 tonnellate nel 2023, prima di scendere a 51 tonnellate nel 2024, un calo drastico, di circa il 23%, legato alle tensioni tra lo Stato e alcuni operatori minerari. Includendo l’estrazione artigianale dell’oro, la produzione totale ha raggiunto quasi 73-74 tonnellate nel 2023. Le riserve dichiarate dalle società minerarie sono scese da 881,7 tonnellate nel 2022 a 731 tonnellate nel 2024, con un calo di circa il 17%.

In questo contesto di riorganizzazione del settore, il governo ha annunciato a fine novembre la ripresa delle operazioni a Loulo-Gounkoto, sito aurifero gestito da Barrick gold: secondo i bilanci pubblici dell’azienda, Barrick ha dichiarato di aver versato al Mali 829 milioni di dollari tra il 2017 e il 2023, di cui 206 milioni di dollari solo nel 2023, in tasse, royalties e dividendi.

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