di: Enrico Casale | 27 Novembre 2025
All’Algeria, nell’ambito del comitato internazionale Iccat (International Commission for the Conservation of Atlantic Tunas), è stato riconosciuto un aumento significativo della quota nazionale di tonno vivo pescato per il periodo 2026-2028. Lo ha annunciato il ministro dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca, Yacine Oualid: la quota algerina passa da 2.023 tonnellate a 2.460 tonnellate, un incremento di 437 tonnellate, pari a quasi il 5,10% della quota complessiva.
Secondo il ministro, questa decisione corregge un’ingiustizia che aveva penalizzato l’Algeria nel 2010, durante la 17ª sessione dell’Iccat, quando la sua quota era stata ridotta all’1% a causa dell’assenza della delegazione algerina. Quel taglio aveva limitato per anni le capacità del Paese in un settore strategico per la sicurezza alimentare e per le esportazioni.
I negoziati condotti dalla delegazione algerina, supportata dalla diplomazia nazionale, hanno ottenuto anche l’inserimento di una clausola speciale: il dossier dell’Algeria continuerà a essere esaminato durante la revisione del 2028, con l’obiettivo di compensare i danni passati e rafforzare i diritti del Paese all’interno dell’organizzazione.
Inoltre, l’Algeria ha confermato la sua influenza nell’Iccat eleggendo Amar Ouchli, rappresentante del Paese, presidente della Sottocommissione IV, un riconoscimento del ruolo attivo di Algeri nell’organismo internazionale. Il risultato è visto come un passo importante per garantire la sicurezza alimentare nazionale e per incrementare le entrate derivanti dalle esportazioni di tonno rosso.
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