di: Valentina Milani | 26 Novembre 2025
La Namibia sta mettendo in atto un insieme di politiche e investimenti infrastrutturali per diventare uno dei Paesi leader dell’economia digitale africana, secondo quanto dichiarato dalla ministra dell’Informazione e della Tecnologia della comunicazione, Emma Theofelus, che è intervenuta a un incontro ad alto livello con gli stakeholder del settore Itc nella regione di Ohangwena.
Theofelus, ripresa dai media locali, ha evidenziato progressi significativi in materia di connettività, cybersicurezza e riforme regolatorie. Secondo la ministra, il governo ha stanziato fondi consistenti per colmare il persistente divario digitale, destinando 145 milioni di dollari namibiani (circa 8,4 milioni di dollari) nei prossimi tre anni a integrazione del Fondo per il servizio universale.
Oltre alle infrastrutture materiali, il governo sta accelerando una serie di riforme strategiche sul piano normativo e operativo. Theofelus ha spiegato che è in corso l’attuazione di una strategia nazionale sul 5G, concepita per ampliare la rete digitale e rafforzare le comunicazioni machine-to-machine in tutti i settori dell’economia.
La ministra ha inoltre riferito che il Data Protection Bill è stato modificato e nuovamente presentato per l’esame legislativo finale, mentre un esperto è stato incaricato di completare entro fine novembre il Cybercrime Bill. Parallelamente, il ministero ha concluso la revisione della National Broadband Policy, che innalza l’obiettivo minimo di velocità nazionale da 2 megabit per secondo (Mbps) a 25 Mbps, con implementazione prevista nel 2026 da parte degli operatori.
Per affrontare le minacce più immediate, Theofelus ha sottolineato che la Namibia Cyber Security Incident Response Team è pienamente operativa e coordina le attività di difesa cibernetica a livello nazionale.
La ministra ha infine annunciato iniziative a sostegno dell’economia creativa: la Namibia Film Commission avvierà due nuovi hub cinematografici pilota nelle regioni di Zambezi e Oshikoto.
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