di: Andrea Spinelli Barrile | 7 Novembre 2025
L’International finance corporation (Ifc), il braccio di investimento privato della Banca mondiale, sta espandendo i suoi prestiti in valuta locale e gli investimenti diretti nelle aziende in tutta l’Africa per aiutare i progetti a raggiungere la scala necessaria per attrarre gli investimenti di importanti fondi globali. Lo ha detto il direttore generale Makhtar Diop all’Africa financial summit di Casablanca, in Marocco.
“Quello che gli investitori ci dicono è che con asset inferiori a un miliardo sono interessati”, ha detto Diop e ha aggiunto: “Quando parli con BlackRock, quando parli con tutte queste persone, ti dicono che abbiamo bisogno di un certo volume per poter investire nei nostri Paesi e avere risorse a lungo termine”. C’è una spinta diffusa ad attrarre più denaro privato nei Paesi in via di sviluppo, anche perché le nazioni più ricche tagliano la spesa per gli aiuti e la finanza agevolata viene ridotta. In quest’ottica, i prestiti in valuta locale possono proteggere i Paesi dalla volatilità valutaria, sulla quale hanno un controllo limitato: l’anno scorso, l’Africa ha assorbito oltre 15 miliardi di dollari di impegni, principalmente in finanziamenti al debito e al commercio, e i prestiti in valuta locale rappresentano già circa il 30% del portafoglio di questi impegni.
L’Ifc sta anche cercando di sigillare nuove partnership con le banche commerciali per scambiare risorse in dollari con linee di credito in valuta locale: secondo Diop una maggiore integrazione del mercato, con borse valori interoperabili, contribuirebbe a mobilitare i risparmi e ad attrarre investitori a lungo termine.
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