di: Enrico Casale | 30 Ottobre 2025
George Elombi ha assunto il ruolo di quarto presidente dell’African Export-Import Bank (Afreximbank), promettendo di dare nuovo impulso all’istituzione per rafforzarne l’impatto sul commercio e sullo sviluppo sostenibile in Africa nei prossimi cinque-dieci anni.
Elombi succede a Benedict Oramah e ha prestato giuramento durante una cerimonia solenne al Cairo, alla presenza del ministro delle Finanze nigeriano, Wale Edun, presidente dell’assemblea generale degli azionisti, e oltre 2.000 ospiti tra capi di Stato, ex leader africani e caraibici, ministri e imprenditori.
Nel suo discorso inaugurale, il nuovo presidente ha annunciato priorità strategiche per trasformare il commercio africano, ancora eccessivamente dipendente dalle esportazioni di materie prime. Afreximbank sosterrà la trasformazione delle economie locali, promuovendo la lavorazione di minerali grezzi in prodotti semilavorati o finiti, con l’obiettivo di catturare maggiore valore all’interno del continente e creare posti di lavoro qualificati.
Elombi ha sottolineato l’importanza del rafforzamento del commercio intra-africano e dell’integrazione regionale, supportando l’attuazione dell’Area di libero scambio continentale africana (AfCFTA) e gli investimenti in infrastrutture transfrontaliere, rimuovendo barriere commerciali e facilitando la circolazione di beni, servizi, capitali e persone. La Banca esplorerà anche strumenti innovativi, come una possibile valuta digitale panafricana, per migliorare l’integrazione finanziaria del continente.
Il presidente ha evidenziato la necessità di mobilitare capitali africani a livello globale e rafforzare le partnership con altre istituzioni di sviluppo, denunciando al contempo la retorica ostile verso le istituzioni finanziarie africane e sottolineando la legittimità di Afreximbank, fondata su un trattato sottoscritto da tutti gli Stati membri.
Con questa nuova leadership, Afreximbank avvia una fase ambiziosa volta a consolidare il suo ruolo di motore della trasformazione economica africana e del commercio intra-continentale, rafforzando la sovranità finanziaria dell’Africa.
© Riproduzione riservata




