di: Enrico Casale | 23 Ottobre 2025
Renzo Piraccini, ex amministratore delegato di Macfrut, lancia la sua nuova sfida professionale: il progetto Italian Agrifood Technology for Africa. L’iniziativa, presentata ieri a Cesena dalla neonata Piraccini Agrifood Consulting, si propone di supportare le imprese italiane delle filiere agrifood nell’espansione dei propri affari in Africa subsahariana, sfruttando le immense opportunità di scambio offerte da un continente in forte crescita demografica e con un crescente bisogno di sicurezza alimentare.
Il progetto si basa sull’evidenza che l’agrifood è un settore strategico in Africa, sia per le dinamiche interne, come la necessità di maggiore sicurezza alimentare e la spinta all’occupazione (l’agricoltura impiega oltre il 50% della forza lavoro in molti Paesi), sia per le opportunità di export e il ruolo nei mercati globali. L’Africa dovrà nutrire una popolazione che raggiungerà i 2,5 miliardi entro il 2050. Nonostante il potenziale, molti Paesi importano quantità rilevanti di prodotti agricoli, i cui prezzi al dettaglio sono spesso superiori a quelli europei.
In questo scenario, Italian Agrifood Technology for Africa mira a creare una rete di imprese italiane non concorrenti focalizzate sulle tecnologie per il settore ortofrutticolo (fresco e trasformato) e i servizi correlati.
Il piano prevede l’istituzione di tre hub strategici a Dakar (Senegal), Nairobi (Kenya) e Johannesburg (Sudafrica), scelti per la loro capacità di coinvolgere i Paesi limitrofi con omogeneità linguistica e di filiere agricole. Il progetto, che si attuerà tra gennaio 2026 e dicembre 2027, include tre eventi annuali di promozione e networking, con l’obiettivo di mettere in rete competenze, relazioni e sinergie per offrire concrete opportunità di business.
Renzo Piraccini ha spiegato che il progetto ha già riscosso diverse adesioni: “La proposta ha già raccolto diverse adesioni e s’intravvede la possibilità di organizzare un gruppo prestigioso ed efficacemente operativo”. Tra gli obiettivi specifici ci sono la promozione delle aziende associate, l’identificazione di clienti e distributori, e la selezione di personale africano per stage in Italia.
A guidare lo sviluppo sul campo sono stati individuati professionisti di riferimento come Carlo Baroni, manager internazionale in Senegal, e Luca Alinovi, economista agrario e imprenditore in Kenya. Baroni ha evidenziato come il Senegal necessiti di “fornitori affidabili, che offrano qualità e assistenza post vendita”, lasciando spazio ai prodotti di qualità europei nonostante la presenza di competitor asiatici. Alinovi ha definito il progetto “un punto di svolta” per il Kenya, dove l’agricoltura sta evolvendo verso modelli più tecnologici e sostenibili. “Servono tecnologie semplici ma avanzate, capaci di migliorare la sicurezza alimentare, ridurre le perdite post-raccolta e creare valore lungo tutta la filiera”, ha aggiunto Alinovi.
Riguardo alle sue recenti dimissioni da amministratore delegato di Macfrut, Piraccini ha chiarito che non vi è “alcuno scandalo e nessuna recriminazione”. Le dimissioni sono state rassegnate a seguito di una divergenza di idee con gli azionisti di maggioranza sul piano di sviluppo e sulla successione manageriale. “Ora guardo avanti e credo che questo nuovo progetto possa dare grandi soddisfazione”, ha concluso Piraccini.
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