spot_img
0,00 EUR

Nessun prodotto nel carrello.

Egitto: le imprese italiane guardano a nuove opportunità

di: Valentina Milani | 23 Ottobre 2025

L’Egitto accelera sulla strada delle riforme e si conferma uno dei partner più dinamici per le imprese italiane. È quanto emerso a Milano nel corso della conferenza “Egitto: nuove rotte per l’impresa italiana”, promossa da Nile Air, Sacbo e Internationalia, in collaborazione con la Joint Italian Arab Chamber of Commerce.

Noha Sysm, Egypt Office Counselor, ha sottolineato come “il Paese stia rendendo sempre più facile fare impresa grazie alla digitalizzazione e alla semplificazione amministrativa”. Nel 2024, il prodotto interno lordo è cresciuto del 4,73%, trainato da riforme strutturali e da nuovi accordi internazionali. “Negli ultimi due anni abbiamo lanciato la piattaforma elettronica per le licenze, che oggi offre 389 servizi e coinvolge oltre 250 enti pubblici”, ha spiegato Sysm. Entro fine anno, i tempi di sdoganamento delle merci saranno ridotti a due giorni grazie alla digitalizzazione doganale.

Il governo egiziano punta inoltre su incentivi fiscali, manodopera qualificata e costi di produzione competitivi. “Energia, acqua, gas e lavoro hanno tariffe vantaggiose rispetto ad altri Paesi della regione, e il nostro accesso preferenziale ai mercati africani, europei e mediorientali apre prospettive per oltre due miliardi di consumatori”, ha detto Sysm. Un ruolo centrale è attribuito alla cooperazione con l’Italia. “Il Piano Mattei offre un quadro ideale per rafforzare la collaborazione nei settori della formazione tecnica e della manifattura”, ha aggiunto, citando “il crescente numero di imprese italiane che stanno investendo in Egitto”.

Su questo legame si è soffermato anche Pietro Paolo Rampino, presidente della Joint Italian Arab Chamber of Commerce, che ha definito l’Egitto “uno dei Paesi oggi più appetibili per le imprese italiane”. Rampino ha annunciato che il Forum Jiac 2026 si terrà a Milano il 31 marzo, con l’Egitto “probabilmente Paese d’onore”. “Il Paese sta investendo molto nella formazione e nella logistica”, ha osservato Rampino, ricordando che “due settimane fa abbiamo portato in Italia la prima classe di studenti egiziani diplomati ad Alessandria per un anno di formazione sulla mobilità sostenibile e la logistica”. Un’iniziativa “win-win”, ha aggiunto, “che rafforza il capitale umano egiziano e crea nuove competenze utili anche per le imprese italiane”.

Per Gianmaria Palazzolo, Regional Cfo di Vinavil SpA – Gruppo Mapei, l’Egitto è “il Paese delle opportunità”. Presente da 25 anni con stabilimenti a Suez e Tenth of Ramadan, l’azienda ha triplicato il proprio mercato locale. “L’Egitto vive un boom demografico e infrastrutturale impressionante, costruisce una nuova Milano ogni anno”, ha detto Palazzolo. “È un luogo sicuro in cui investire, con costi di produzione ridotti e una manodopera altamente qualificata”.

Palazzolo ha definito il Paese “una piattaforma logistica per il Mediterraneo, il Mar Rosso e l’Africa” e ha invitato le imprese italiane a “bilanciare fin dall’inizio mercati e valute per affrontare eventuali crisi future”.

La prospettiva della cooperazione industriale è stata approfondita da Sara Berlese, Chief Technical Coordinator di Unido Itpo Italy, che ha presentato il progetto a sostegno della filiera del cotone egiziano. “Sosteniamo in Egitto l’intera filiera, dalla coltivazione all’industria, in collaborazione con partner italiani ed egiziani”, ha detto. L’iniziativa, del valore di 1,5 milioni di euro, promuove “qualità e sostenibilità attraverso certificazioni come Better Cotton e sperimentazioni sul cotone rigenerativo”.

Berlese ha anticipato che a novembre si terrà una missione istituzionale egiziana in Italia, con tappe a Roma, Milano e Trieste, dedicata ai settori tessile, agroalimentare e logistica. “L’Egitto è un’industria verticalmente organizzata e un hub strategico tra Mediterraneo e Mar Rosso”, ha concluso.

Il tema della connettività ha infine trovato spazio con gli interventi di Ahmed Oraby, Chief Commercial Officer di Nile Air, e Dario Nanna, aviation specialist di Sacbo, società di gestione dell’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio. “L’Italia è uno dei nostri mercati più importanti, in particolare Milano e Bergamo”, ha dichiarato Oraby. “Abbiamo scelto Bergamo come hub per la Lombardia orientale: è un punto di accesso naturale per i flussi turistici e commerciali. La domanda di collegamenti con l’Egitto cresce costantemente, non solo verso il Cairo, ma anche verso Sharm el-Sheikh e Luxor”.

Nanna ha ricordato che i collegamenti “sono regolati da accordi bilaterali” ma che “negli ultimi mesi si è registrato un incremento significativo”. “Ci aspettiamo ulteriori aperture a breve, perché l’Egitto è una delle destinazioni più dinamiche del Nord Africa”, ha affermato.

Con oltre 17 milioni di passeggeri nel 2024, l’aeroporto di Bergamo è oggi il terzo scalo italiano e punta a rafforzare la propria offerta con il collegamento ferroviario diretto con Milano Centrale, operativo nel 2026 in vista delle Olimpiadi invernali.

© Riproduzione riservata

Articoli correlati

Innovaton Week Bari

spot_img

I Podcast

spot_img

Rubriche