di: Michele Vollaro | 17 Ottobre 2025
L’Egitto ha risposto alle crescenti sfide energetiche causate dalla guerra e dall’incertezza globale adottando una strategia basata sulla diversificazione delle fonti, l’interconnessione regionale e l’accelerazione delle riforme normative. Lo ha dichiarato la Viceministra per l’Elettricità e l’Energia Rinnovabile egiziana, Sabah Mashaly, intervenendo stamattina a un panel sui mercati energetici svoltosi in occasione dell’undicesima edizione dei “Dialoghi Mediterranei” (Med Dialogues), in coso a Napoli.
Mashaly ha elencato le principali difficoltà degli ultimi due anni, tra cui la massiccia fluttuazione dei prezzi mondiali che ha aumentato i costi di importazione e generato una forte pressione sull’economia nazionale egiziana. A questo si è aggiunta la discontinuità nelle catene di approvvigionamento globali, che ha rallentato i progetti e la ricezione di attrezzature, esacerbata dall’instabilità nel Mar Rosso e nel Mediterraneo orientale. L’ultimo fattore di stress è stato il rallentamento o l’esitazione degli investimenti internazionali a causa del maggiore rischio geopolitico percepito.
Per far fronte alle sfide, Il Cairo ha concentrato la sua strategia su tre direttrici principali. Innanzitutto, la diversificazione delle risorse energetiche: la vice-ministra ha infatti ricordato che l’Egitto ha aumentato massicciamente la partecipazione delle energie rinnovabili (eolico in particolare, con decine di progetti in corso nella regione del Golfo di Suez) e ha adottato una nuova strategia orientata a risorse più sostenibili. In secondo luogo, l’integrazione e interconnessione: il Paese è già connesso elettricamente con Giordania, Sudan e Libia, mentre è in fase di ultimazione un importante progetto di interconnessione ad alta tensione con l’Arabia Saudita. Infine, l’adattamento è passato attraverso una riforma normativa mirata a incoraggiare e facilitare la partecipazione del settore privato all’incremento delle energie rinnovabili nel mix energetico.
Mashaly ha concluso il suo intervento sottolineando come le difficoltà create dall’instabilità degli ultimi anni abbiano in realtà di fatto generato nuove opportunità per l’Egitto, permettendo di rendere il proprio mix energetico più sicuro e sostenibile, un adattamento che non sarebbe stato adottato prima dell’attuale crisi globale.
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