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Per l’Etiopia si prevede una forte espansione economica

di: Valentina Milani | 17 Ottobre 2025

L’Etiopia si conferma tra le economie più dinamiche dell’Africa subsahariana. Secondo le nuove stime del Fondo monetario internazionale (Fmi), il prodotto interno lordo reale del Paese crescerà del 7,2% nel 2025 e del 7,1% nel 2026. Nel suo World Economic Outlook pubblicato nei giorni scorsi, l’Fmi indica che la performance etiope resterà ben al di sopra della media regionale, stimata al 4,1% per il 2025, e di quella globale, pari al 3,2%. Le proiezioni restano tuttavia inferiori all’obiettivo del governo di Addis Abeba, che punta a un’espansione del 9% per l’anno fiscale 2025/2026.

Il rapporto osserva che l’economia mondiale sta attraversando una fase di riassestamento, segnata da riallineamenti tariffari, restrizioni fiscali e volatilità dei mercati. La crescita globale, secondo l’istituzione, rallenterà dal 3,3% nel 2024 al 3,2% nel 2025 e al 3,1% nel 2026, con un calo irregolare dei tassi d’inflazione tra le diverse regioni.

Per l’Africa subsahariana, l’Fmi prevede un miglioramento dal 4,1% del 2024 al 4,4% nel 2026, trainato dalle economie a basso reddito come Etiopia, Tanzania e Uganda. Il Sudafrica dovrebbe crescere solo dell’1,1% nel 2025, mentre la Nigeria, principale economia del continente, del 3,9%.

L’istituto di Washington mette però in guardia sui rischi al ribasso, tra cui fragilità fiscali, carenze di manodopera e possibili correzioni dei mercati finanziari. Invita pertanto i governi a ricostituire margini di bilancio, mantenere l’indipendenza delle banche centrali e proseguire le riforme strutturali per garantire crescita e stabilità.

Per l’Etiopia, gli analisti sottolineano che il mantenimento di alti tassi di espansione dipenderà dalla continuità delle riforme, da una gestione prudente delle finanze pubbliche e da un miglior accesso ai finanziamenti esterni. L’inflazione è scesa al 13,9% nel 2024/2025 dal 19,9% dell’anno precedente, ma il raggiungimento dell’obiettivo a una sola cifra resta essenziale per preservare i redditi reali e la fiducia degli investitori.

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