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Agricoltura e formazione: Internationalia e FederUnacoma presentano una collana di studi sull’Africa

di: Tommaso Meo | 8 Ottobre 2025

Se fino a pochi anni fa parlare di agricoltura e agroindustria in Africa significava soprattutto discutere di potenziale inespresso, oggi il quadro è cambiato o sta cambiando rapidamente. Il continente, spinto da una crescita demografica che vedrà la sua popolazione raggiungere i 2,5 miliardi di abitanti entro il 2050, sta trasformando la sfida della sicurezza alimentare in una opportunità. Secondo le stime della Banca africana di sviluppo (AfDb), il valore del mercato agroalimentare africano è destinato a incrementi rapidi, passando dai 280 miliardi di dollari del 2023 a 1.000 miliardi entro il 2030.

L’Africa possiede circa il 60% delle terre coltivabili non utilizzate del pianeta, ma la vera partita non si gioca più sull’estensione, bensì sull’efficienza e sulla trasformazione locale e di conseguenza sulla formazione. Qui si aprono spazi per le imprese italiane, la cui esperienza è cruciale in almeno quattro macro-aree strategiche: meccanizzazione e irrigazione di precisione; agritech e innovazione sostenibile; sviluppo delle filiere e trasformazione agroalimentare; formazione e capacity building.

Una forza lavoro qualificata è uno degli ingredienti essenziali per garantire a un Paese o a un intero continente di reggere le sfide economiche e sociali che già esistono o si presenteranno nei prossimi anni. Il quadro della situazione delineato dalla Banca africana di sviluppo (AfDb) in una edizione recente dell’African Economic Outlook, sottolinea come i sistemi di istruzione dei Paesi africani siano caratterizzati da evidenti criticità strutturali e diversi “colli di bottiglia”.

I principali aspetti critici richiamati e che, anche in prospettiva, influiranno sulla creazione di una forza lavoro qualificata e pronta per un mercato del lavoro in continua evoluzione, sono i seguenti: numero medio di anni scolastici frequentati ancora troppo basso; elevato tasso di abbandono della scuola primaria; risultati scolastici carenti.

Eppure, a fronte di questa situazione, diversi sono i Paesi africani che presentano dei sistemi scolastici più strutturati, dove è possibile già da ora avviare progetti di partnership.

Internationalia, in collaborazione con FederUnacoma, ha avviato una collana di studi dedicata proprio alla formazione in campo agricolo. I primi tre studi della collana sono stati dedicati a Ghana, Tanzania e Tunisia, tre dei 14 Paesi prioritari del Piano Mattei per l’Africa, il piano strategico avviato dal Governo italiano nel 2024 per rafforzare la cooperazione e collaborazione economica con il continente africano.

Gli studi saranno il punto di partenza della conferenza “La nuova Africa: istruzione, formazione e addestramento per i tecnici dell’agricoltura e dell’agromeccanica” che si terrà il 9 ottobre a Bari nell’ambito di Agrilevante. L’incontro, in programma al Centro congressi della Fiera del Levante alle ore 16, sarà aperto da Mariateresa Maschio, presidente di FederUnacoma e moderato da Gianfranco Belgrano, direttore di Internationalia.

© Riproduzione riservata

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