di: Enrico Casale | 2 Ottobre 2025
I lavori della 14ª Assemblea generale del Consiglio dei ministri africani sull’acqua (Amcow) si sono conclusi con l’adozione dell’African Water Vision 2063 e della sua politica (Awvp63), il nuovo quadro strategico del continente per garantire acqua sicura e servizi igienico-sanitari a tutti gli africani. La decisione, presa alla presenza dei ministri africani e del Commissario dell’Unione africana per l’acqua, l’ambiente e i servizi igienico-sanitari, segna un passo decisivo nella mobilitazione continentale attorno alla gestione sostenibile delle risorse idriche.
Oltre all’Awvp63, l’assemblea ha approvato strumenti chiave come il Piano strategico operativo 2026-2030, il Piano aziendale Amcow, il Programma di lavoro triennale 2026-2028 e il Programma strategico per le acque sotterranee 2026-2033.

Sostenibilità finanziaria e prossimi passi politici
I ministri hanno inoltre concordato un aumento graduale del contributo statutario annuale degli Stati membri, al fine di rafforzare la sostenibilità finanziaria dell’organizzazione, chiedendo al contempo la rapida liquidazione degli arretrati.
Sul fronte politico, l’Awvp63 sarà sottoposta agli organi competenti dell’Unione africana per l’adozione in occasione del 39° Vertice dei Capi di Stato e di Governo, previsto per febbraio 2026, e costituirà la posizione comune dell’Africa alla Conferenza delle Nazioni Unite sull’acqua dello stesso anno. I partecipanti hanno inoltre annunciato l’organizzazione, nel 2026, di una conferenza internazionale sul finanziamento dell’African Water Vision 2063, a margine delle riunioni annuali della Banca africana di sviluppo (AfDB).
Un’emergenza che coinvolge oltre un miliardo di persone
Il contesto africano rimane critico: circa 400 milioni di persone non hanno accesso a acqua potabile sicura e oltre 700 milioni vivono senza servizi igienico-sanitari adeguati. La scarsità idrica colpisce il 17% della popolazione del continente, con picchi fino al 50% in alcune aree del Nord Africa e del Sahel. Gli esperti stimano che entro il 2050 oltre la metà degli africani potrebbe trovarsi in regioni ad alta pressione idrica, aggravata dai cambiamenti climatici e dalla crescita demografica. L’Africa dispone di circa il 9% delle risorse idriche mondiali, ma la distribuzione è fortemente disomogenea: mentre bacini come il Nilo e il Congo hanno disponibilità relativamente elevate, molte aree aride e semi-aride affrontano gravi carenze.

Infrastrutture resilienti e acque sotterranee al centro
L’Awvp63 mira a migliorare la gestione dell’acqua attraverso infrastrutture resilienti, uso efficiente delle risorse e protezione delle acque sotterranee, che costituiscono circa il 70% dell’acqua dolce disponibile in molte regioni africane. Il documento strategico promuove la riduzione della contaminazione delle fonti idriche, l’adozione di tecnologie innovative per il trattamento e la distribuzione dell’acqua e il coinvolgimento delle comunità locali nella gestione sostenibile.
Servizi igienico-sanitari: una priorità per salute ed economia
Anche i servizi igienico-sanitari restano una priorità. Oggi solo il 30% della popolazione africana ha accesso a sistemi fognari sicuri, mentre il 45% utilizza soluzioni di fortuna che aumentano il rischio di malattie come diarrea, colera e altre infezioni. Secondo l’Unione Africana (Ua), entro il 2030 in Africa dovranno essere investiti altri 30 miliardi di dollari all’anno in acqua e servizi igienico-sanitari per soddisfare le crescenti esigenze sociali ed economiche della popolazione.
Investire in infrastrutture idriche e sanitarie non è solo una questione di salute pubblica, ma anche di sviluppo economico: la mancanza di acqua sicura limita la produttività agricola e industriale e colpisce in particolare donne e bambini. Tuttavia, l’Ua ritiene al momento che che il 71% dei Paesi africani non dispone di capacità e di un flusso di informazioni adeguati per l’attuazione efficace di una gestione integrata delle risorse idriche.
Acqua come diritto e strumento di sviluppo
Da questo punto di vista, la sessione di Dakar rilancia l’impegno dell’Africa a costruire un futuro sostenibile in cui l’acqua sia un diritto universale e uno strumento di sviluppo. E lo fa con puntando a rendere l’Awvp63 un riferimento per strategie nazionali e regionali, con l’obiettivo di ridurre povertà e disuguaglianze, rafforzare la resilienza climatica e garantire un futuro sostenibile per oltre un miliardo di africani.
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