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di: Enrico Casale | 2 Ottobre 2025
L’Angola ha superato il Botswana diventando il principale produttore di diamanti in Africa per valore, segnando una svolta storica nel settore minerario del continente. Secondo i dati del Kimberley Process per il 2024, l’Angola ha estratto 14,03 milioni di carati di diamanti, generando ricavi per 1,41 miliardi di dollari. Il Botswana, pur mantenendo una produzione superiore in termini di volume con 18,13 milioni di carati, ha registrato ricavi per 1,36 miliardi di dollari, evidenziando una flessione del 58,6% rispetto all’anno precedente.
Questo cambiamento rappresenta il primo sorpasso dall’inizio delle statistiche del Kimberley Process nel 2004, periodo in cui il Botswana deteneva il primato. La crescita dell’Angola, secondo il sito FurtherAfrica, è attribuibile a una serie di riforme strategiche implementate dal governo, tra cui la modernizzazione delle operazioni minerarie, l’apertura a investimenti privati e la promozione di pratiche più trasparenti e sostenibili. Queste iniziative hanno migliorato l’efficienza produttiva e l’attrattiva del paese per gli investitori internazionali.
Inoltre, secondo Reuters, l’Angola ha annunciato una scoperta significativa, la prima in 30 anni, di un campo kimberlitico, la principale fonte di diamanti naturali. Questa scoperta, effettuata in collaborazione con De Beers, potrebbe ulteriormente consolidare la posizione del paese nel mercato globale dei diamanti.
Tuttavia, il Botswana sta affrontando sfide economiche legate alla sua dipendenza dal settore dei diamanti. Nel secondo trimestre del 2025, l’economia del Paese ha registrato una contrazione del Pil del 5,3% su base annua, la più significativa dal periodo della pandemia di Covid-19. Questa flessione è stata principalmente causata da una diminuzione del 43,1% nella produzione di diamanti, dovuta a una domanda globale debole e a un calo dei prezzi.
L’Angola sta invece cercando di espandere ulteriormente la sua influenza nel settore dei diamanti. Attraverso la sua compagnia statale Endiama, il Paese ha presentato un’offerta completamente finanziata per acquisire una partecipazione di minoranza in De Beers, uno dei principali attori globali nel settore. L’obiettivo è formare un consorzio pan-africano con Botswana, Namibia e Sud Africa per gestire congiuntamente De Beers, preservando il suo status di azienda globale a conduzione privata.
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