di: Valentina Milani | 17 Settembre 2025
Per avviare la produzione di rame dal giacimento Haib, situato nel sud della Namibia, servirà un investimento iniziale di 1,559 miliardi di dollari. Lo prevede una valutazione economica preliminare (Pea) pubblicata dalla società canadese Koryx Copper, titolare del progetto.
Secondo lo studio, la futura miniera potrebbe produrre fino a 88.000 tonnellate di rame all’anno per 23 anni. L’investimento sarebbe recuperabile in meno di quattro anni dall’avvio delle attività, calcolato su un prezzo medio del rame di 4,31 dollari la libbra. La società indica un tasso di redditività interna (Tri) post imposte del 20,1% e una valutazione attuale netta (Vab) di 1,35 miliardi di dollari.
Koryx Copper, che ha acquisito il progetto nel 2024, ha dichiarato a fine luglio di aver ottenuto un finanziamento di 18 milioni di dollari per portare avanti studi tecnici e ulteriori lavori di esplorazione. La società non ha ancora comunicato un calendario di sviluppo né i dettagli sul meccanismo di finanziamento dell’investimento complessivo.
L’azienda punta a completare entro il secondo semestre 2026 uno studio di fattibilità definitivo (Dfs), che dovrà confermare i parametri economici e incorporare i nuovi risultati dei test metallurgici in corso. Nel frattempo proseguono anche le procedure per ottenere il permesso minerario dalle autorità namibiane, passaggio necessario per arrivare a una decisione finale di investimento.
Secondo Koryx, un partenariato con nuovi investitori potrebbe facilitare la mobilitazione dei capitali. Lo sviluppo della miniera rafforzerebbe la posizione della Namibia tra i principali fornitori africani di rame, in un mercato caratterizzato da forte domanda legata alla transizione energetica e da tempi lunghi per l’avvio di nuovi progetti. L’Agenzia internazionale dell’energia (Aie) ha stimato a maggio che servono in media 17 anni tra la scoperta di un giacimento e l’inizio della produzione.
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