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Tunisia: produzione petrolio in calo nel primo semestre 2025

di: Enrico Casale | 26 Agosto 2025

La produzione di petrolio greggio della Tunisia è scesa del 9% su base annua nel primo semestre 2025, attestandosi a 629 chilotoni (un chilotone equivale a mille tonnellate) contro i 692 dello stesso periodo del 2024. Lo rileva l’ultimo rapporto dell’Osservatorio nazionale dell’energia e delle miniere. Il calo ha colpito la maggior parte dei principali giacimenti del Paese: Nawara ha registrato una contrazione del 54%, Ashtart ed El Hajeb/Guebiba del 19%, Barka del 79% e Gherib del 21%. Perdite più contenute, tra il 4% e il 13%, sono state osservate a Halk el Manzel, Sidi Marzoug, Hasdrubal e Adam.

Al contrario, alcuni siti hanno segnato un forte rimbalzo: Ezzaouia (+83%), Gremda/El Ain (+179%), Dst (+69%), oltre a MLD (+12%) e Bir Ben Tartar (+17%). Nonostante ciò, la produzione media giornaliera è scesa da 29.600 barili/giorno a giugno 2024 a 27.000 un anno dopo.

Parallelamente, la domanda interna di prodotti petroliferi è cresciuta dell’1%, toccando i 2.248 chilotoni equivalenti di petrolio. L’aumento è stato trainato dal +2% della benzina, dal +3% del carburante per aerei e del coke di petrolio, quest’ultimo utilizzato soprattutto nell’industria del cemento. Stabili i consumi di gasolio.

Nel mix dei consumi, il Gpl ha guadagnato un punto percentuale (dal 17% al 18% del totale), mentre l’olio combustibile è sceso dal 4% al 3%. I carburanti per autotrazione, che pesano per il 63% della domanda complessiva, hanno registrato un incremento dell’1%.

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