di: Valentina Milani | 7 Agosto 2025
Il ministro sudafricano del Commercio e dell’Industria ha lanciato l’allarme in merito ai nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti, affermando che le tariffe del 30% su prodotti chiave potrebbero mettere a rischio decine di migliaia di posti di lavoro nel Paese. “Abbiamo stimato circa 30.000 posti di lavoro potenzialmente colpiti, sulla base delle consultazioni in corso con tutti i settori economici: dall’automotive all’agricoltura“, ha dichiarato Simphiwe Hamilton, direttore generale del ministero del Commercio, Industria e Concorrenza, ripreso dai media locali.
I nuovi dazi sono stati firmati dal presidente statunitense Donald Trump giovedì, a poche ore dalla scadenza dell’ultimatum fissato al 1° agosto per rinegoziare gli accordi commerciali. Mentre alcuni Paesi hanno ottenuto tariffe riviste al ribasso, per il Sudafrica è stata confermata l’aliquota del 30%, una delle cinque più alte imposte da Washington.
Gli Stati Uniti rappresentano il terzo partner commerciale del Sudafrica (7,5% delle esportazioni), dopo la Cina (11%) e l’Unione europea (17%). Secondo le stime ufficiali, i settori più colpiti dai dazi saranno quello agricolo e quello automobilistico, già messi a dura prova da un tasso di disoccupazione che ha raggiunto il 32,9% nel primo trimestre del 2025 (dati StatsSA).
Il governo sudafricano ha annunciato che adotterà misure di sostegno per le imprese esportatrici colpite dai dazi. Inoltre, è in corso una risposta multilaterale che prevede colloqui diplomatici con gli Stati Uniti, il coinvolgimento di altri partner commerciali e azioni a supporto dell’economia nazionale. Le nuove tariffe entreranno in vigore l’8 agosto.
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