di: Enrico Casale | 5 Marzo 2025
La Banca del Botswana ha dichiarato ufficialmente che, nonostante il deficit governativo di 22 miliardi di pula e la conseguente necessità di finanziamenti, non si prevede un’esclusione del settore privato dal mercato dei capitali. Il governo, infatti, intende finanziare il deficit attraverso il mercato interno e fonti esterne, principalmente tramite il programma di emissione di obbligazioni nazionali da 55 miliardi di pula.
L’aumento dei prestiti governativi, dovuto al rallentamento del settore dei diamanti, ha sollevato preoccupazioni sulla liquidità del mercato. Tuttavia, il governatore della Banca centrale, Cornelius Dekop, e il vicedirettore Lesego Moseki, escludono il rischio di crowding out (il rischio che l’aumento della spesa pubblica o del debito pubblico riduca la disponibilità di risorse finanziarie per il settore privato), sottolineando la pianificazione anticipata del programma di obbligazioni e la volontà del governo di coinvolgere il settore privato tramite partenariati pubblico-privati.
Nonostante le preoccupazioni espresse da alcuni esperti, che temono che l’accumulo di debito pubblico possa limitare i prestiti al settore privato e ostacolare la crescita economica, l’istituto centrale ritiene che ci siano sufficienti finanziamenti per sostenere le attività economiche del settore privato.
La Banca centrale ha inoltre adottato misure per affrontare la crisi di liquidità, riducendo il Primary Reserve Ratio e aumentando la concorrenza per i depositi tra le banche.
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