di: Massimo Zaurrini | 7 Aprile 2013
AFRICA – In Africa ci sono più persone con un telefonino che con un accesso all’acqua soddisfacente: un paradosso del progresso sottolineato, in occasione dell’odierna Giornata mondiale dell’acqua, da Gérard Payen, un esperto presso le Nazioni Unite.
Secondo Payen l’accesso all’acqua potabile sta migliorando nelle aree rurali ma sta invece peggiorando nelle grandi città sottoposte a un’urbanizzazione galoppante e incontrollata. Contrariamente alla lettura degli indicatori ufficiali, in realtà l’accesso a un’acqua di buona qualità nel mondo starebbe globalmente peggiorando. Nel mondo sono ben 1,9 miliardi le persone costrette a bere acqua non trattata e 1,6 acqua di dubbia qualità.
Nella Repubblica Democratica del Congo, uno dei più grandi paesi dell’Africa, dotato di immense ricchezze minerarie e naturali, circa 34 milioni di persone non hanno accesso all’acqua potabile, circa la metà della popolazione.
L’assenza di acqua potabile e di servizi igienici favorisce la propagazione di malattie. Nell’Africa sub sahariana la maggioranza della popolazione condivide latrine o fa i propri bisogni all’aria aperta. [CC]



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