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Africa: Forza G5 Sahel, Onu chiede risposta “ambiziosa”, Washington promette 60 milioni

di: Redazione | 2 Novembre 2017

Il finanziamento della forza militare africana G5 Sahel contro il terrorismo è stato oggetto di discussioni al Consiglio di sicurezza dell’Onu. Ad attirare l’attenzione dei mass media è stato soprattutto l’annuncio da parte di Washington, attraverso il segretario di Stato Rex Tillerson, di un impegno a sostenere la forza multinazionale con un contributo di 60 milioni di dollari.

Credit: EUTM Mali

“Dinanzi alla minaccia terroristica e al rischio che essa pone per l’intera regione, non possiamo accontentarci di mezze misure” ha riferito il presidente della Commissione dell’Unione Africana, Moussa Faki Mahamat, in un messaggio alla platea trasmesso in videoconferenza.
Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha esortato i Paesi membri ad essere “ambiziosi” e a unire gli sforzi per attaccarsi alle radici dell’instabilità nella regione del Sahel. La povertà, i cambiamenti climatici e l’assenza d sviluppo, le istituzioni deboli – ha sottolineato il numero uno delle Nazioni Unite – hanno contribuito alle crisi umanitarie e legate alla sicurezza nel Sahel, dove alcuni gruppo estremisti hanno sfruttato situazioni di marginalizzazione e d’esclusione. “Un forte sostegno operativo e materiale per il G5 Sahel è essenziale” ha aggiunto Guterres, sottolineando però che non basta agire sulla sicurezza, ma anche sul buon governo e sullo sviluppo.
All’inizio di questo mese, una delegazione del Consiglio di sicurezza ha visitato il Mali, la Mauritania e il Burkina Faso per valutare il livello e la natura della minaccia terroristica.
Lo scorso giugno, l’Unione Europea aveva detto di mettere a disposizione 50 milioni di euro per sostenere la creazione immediata della Forza congiunta del G5 Sahel il cui mandato regionale comprende la lotta al terrorismo, alla criminalità transnazionale organizzata e all’immigrazione irregolare. I Paesi membri del G5 sono il Burkina Faso, il Mali, la Mauritania, il Niger e il Ciad.
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