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#Africa 2017: export italiano in crescita in Africa orientale, Marocco e Ghana

di: Redazione | 16 Gennaio 2017

Ghana, Etiopia, Uganda e Marocco: sono questi i quattro Paesi africani in cui l’export italiano sta crescendo di più con aumenti a doppia cifra tra il 2015 e il 2016. È uno dei punti più significativi emersi nel numero di gennaio della rivista Africa e Affari.

Se in termini assoluti i Paesi prioritari per il Made in Italy restano quelli della fascia mediterranea e il Sudafrica, sono questi quattro quelli dove nel corso del 2016 il Belpaese ha fatto meglio.
Il Ghana, dove di recente si è votato per le presidenziali, ha registrato una crescita del Made in Italy del 13,3%, nei primi nove mesi del 2016 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un volume totale di poco inferiore ai 170 milioni di euro. Ancora più consistente l’aumento in Etiopia (15%), Paese storicamente interessante per l’Italia, con un volume totale dell’export che per il periodo preso in esame è stato di circa 235 milioni di euro. In questo caso le prospettive e le possibilità di investimento devono essere ‘lette’ alla luce di recenti difficoltà interne e situazioni di instabilità. L’Uganda, benché registri livelli di export più bassi (circa 40 milioni), ha fatto segnare un significativo +20%. Per l’Africa settentrionale, il +17,8% del Marocco prova la crescente attenzione verso un Paese che ha dimostrato stabilità in un momento storico difficile e che sta puntando molto sulla propria posizione geografica come volano di sviluppo economico.
Allargando lo sguardo agli ultimi due anni, significative risultano le performance dell’export italiano anche in Kenya, Senegal e Camerun, Paesi dove le potenzialità di crescita e i margini si sono fatti più interessanti in termini di prospettive.
Africa e Affari ha utilizzato dati elaborati da Sace su base Istat. In termini percentuali, gli aumenti più consistenti dell’export italiano (ma con volumi non significativi) sono stati registrati in Swaziland (+249,9%), Burundi (+97,3%), Namibia (+69,5%), Capo Verde (+37,1%); significativo anche il +6,5% dell’Egitto.
In generale, il quadro delle esportazioni italiane nel continente africano degli ultimi due anni mostra che i Paesi più coinvolti nelle operazioni commerciali con l’Italia sono rimasti sostanzialmente gli stessi; è però cambiato (talvolta anche notevolmente) l’apporto che ciascuno di questi Paesi ha dato all’export italiano; in terzo luogo, nonostante alcune chiare eccezioni, gli introiti delle vendite italiane in Africa hanno registrato un graduale calo, anche sulla scia del generale andamento della situazione macroeconomica a livello continentale. Infatti, nel 2014 la bilancia commerciale aveva fatto segnare entrate per poco più di 20 miliardi di euro, mentre nel 2015 la cifra era scesa a circa 18,8 miliardi e i primi nove mesi del 2016 indicano un’ulteriore riduzione del 10% rispetto allo stesso periodo del 2015. [MS]

© Riproduzione riservata
Per approfondire:
covergennaio2017
 

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