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Africa: altri Paesi in cerca di soluzioni alla trappola del debito

di: Redazione | 2 Febbraio 2023

Si prevede che altri Paesi africani si uniranno a Ciad, Zambia, Etiopia e Ghana nel tentativo di ristrutturare i debiti nell’ambito del cosiddetto quadro comune del G20. Lo ha affermato il capo di un panel delle Nazioni Unite.

“Si potrebbe sostenere che ci sono quattro o cinque Paesi che sono certamente a rischio di cadere nella trappola del debito”, ha detto Antonio Pedro, segretario esecutivo della Commissione economica delle Nazioni Unite per l’Africa (Uneca), in un’intervista a Bloomberg da Addis Abeba, capitale dell’Etiopia, rifiutando di identificare i detti Paesi.

Ben 15 mercati emergenti monitorati da un indicatore Bloomberg hanno rendimenti medi delle obbligazioni in dollari scambiati a un eccesso del 10% rispetto ai Treasuries statunitensi, un’indicazione di difficoltà. Tra questi ci sono Zambia, Etiopia e Ghana insolventi. Nella lista c’è anche la Tunisia, che lo scorso anno ha stretto un accordo cruciale con il Fondo monetario internazionale.

Inoltre i titoli in dollari della Nigeria e dell’Egitto si aggirano vicino alla cosiddetta zona di pericolo, con rendimenti medi di oltre 7 punti percentuali sui Treasuries. Anche il rendimento extra richiesto dagli investitori per detenere il debito sovrano del Mozambico è elevato, mostrano i dati di JPMorgan Chase & Co.

Il Ciad è diventata la prima nazione a concludere un accordo per ristrutturare i propri debiti nell’ambito del quadro comune nel 2021. L’Etiopia e lo Zambia stanno negoziando accordi, mentre il Ghana ha annunciato all’inizio di questo mese che intendeva trovare una soluzione nell’ambito del piano.

L’aumento del commercio aiuterebbe le nazioni africane a migliorare lo stato delle loro finanze e l’area di libero scambio continentale africana (AfCfta) può svolgere un ruolo chiave, ha affermato Pedro. Dalla firma dell’accordo AfCfta nel 2018, i paesi hanno iniziato a sviluppare sistemi di pagamento e diverse regioni stanno liberalizzando le tariffe, con alcune che commerciano già il 60% delle merci in esenzione doganale. [Da Redazione InfoAfrica]

© Riproduzione riservata

Leggi il nostro focus sulle immense risorse finanziarie sprecate dell’Africa: https://www.africaeaffari.it/rivista/risorse-in-fuga

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